Lombardo (Mpa) dà il benvenuto a Miccichè che lascia Forza Italia: “Sua esperienza darà forza a causa autonomista”

Miccichè pronto a lasciare Forza Italia per approdare all’Mpa di Lombardo: “FI è un club riservato ai lacchè del presidente”

«Il rapporto trentennale con Gianfranco Miccichè è stato ispirato intanto al reciproco rispetto umano, poi al confronto leale di idee e programmi. La sua lunga esperienza in politica e nelle istituzioni e la profonda conoscenza di uomini e cose daranno più forza alla causa autonomista che va rilanciata e ancor più inverata nel senso di responsabilità, nel rigore amministrativo, nell’impiego della risorse umane e materiali di cui dispone la Regione».

Lo dice il leader del Mpa, Raffaele Lombardo.

«La sua militanza trentennale a fianco di Silvio Berlusconi sin dalla fondazione di Forza Italia e il nostro comune impegno elettorale per Caterina Chinnici che Antonio Tajani ha voluto capolista in Sicilia, accelerano il processo federativo avviato dal Movimento per l’Autonomia all’insegna dei condivisi valori su cui si fondano il Ppe e l’Europa unita», conclude.

Gianfranco Miccichè, forzista della prima ora in Sicilia, ex commissario regionale azzurro, ieri ha annunciato l’addio al partito fondato da Silvio Berlusconi e il suo ingresso nel gruppo all’Ars del Mpa di Raffaele Lombardo. Miccichè finora era stato presidente del Gruppo Misto all’Ars.

«Forza Italia rimane il mio riferimento nazionale, ho contribuito a fondarla con Silvio Berlusconi e resterà sempre nel mio Dna. La Forza Italia concepita in Sicilia da Berlusconi non esiste più. Non c’è più traccia di quel partito liberale che per anni ha portato avanti i veri valori democratici. Non mi identifico in un partito che non riesce neanche a discutere dei diritti civili, basti pensare a quello che è accaduto recentemente in consiglio comunale a Palermo».

«L’Mpa di Raffaele Lombardo – dice – è la scelta più coerente per chi come me si è speso per la Sicilia e per la sua autonomia. Un accordo netto in un momento cruciale per il futuro dell’autonomia. Porterò avanti con determinazione la linea del gruppo che fa parte della maggioranza di governo con la speranza di poterne migliorare le proposte. Sono certo che se il presidente Berlusconi fosse ancora tra noi avrebbe compreso e incoraggiato questo percorso, vedendolo come una necessità per affrontare le sfide che il nostro territorio deve oggi contrastare».

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