Scandalo Csm, Rosanna Natoli in Procura a Roma dal pm Ielo: convocazione potrebbe accelerare sue dimissioni

Scandalo Csm, Rosanna Natoli in Procura a Roma dal pm Ielo: convocazione potrebbe accelerare sue dimissioni

Rosanna Natoli, consigliera del Csm e componente della sezione disciplinare fino al 18 luglio scorso, sarà ascoltata oggi dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo.

La convocazione in procura di Natoli, indagata per violazione di segreti di ufficio e abuso d’ufficio, potrebbe imprimere un’accelerazione alla vicenda che vede coinvolta la consigliera di cui alcuni chiedono le dimissioni: è accusata di avere rivelato atti d’inchiesta nel corso di un suo incontro col magistrato Maria Fascetto Sivillo, condannata a tre anni e sei mesi dal tribunale di Catania, che doveva affrontare un procedimento disciplinare davanti al Csm.

Fascetto Sivillo, assistita dall’avvocato Carlo Taormina, in quell’incontro registra ogni parola della conversazione con il proprio cellulare. Taormina poi consegna la pennetta Usb con l’audio del colloquio e le 130 pagine della trascrizione nelle mani del presidente della sezione disciplinare, Fabio Pinelli. Il legale inoltre presenta un’istanza di ricusazione dell’intera sezione Disciplinare: il collegio riunito oggi non ha ritenuto provato l’impedimento di Fascetto a partecipare all’udienza, ha rigettato la richiesta di rinvio e si è riservato sulla decisione.

Secondo la Procura di Roma, la consigliera Natoli, in qualità di componente della sezione disciplinare del Csm e giudice relatore del procedimento in corso nei confronti della magistrata Maria Fascetto Sivillo, le avrebbe rivelato notizie d’ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete e «segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione».

Inoltre la consigliera, contesta la Procura di Roma, «partecipava allo svolgimento del procedimento disciplinare e alla decisione, intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio alla Fascetto Sivillo» alla quale avrebbe «rivelato, nel corso di un colloquio del 3 novembre del 2023, l’orientamento espresso dai componenti della Commissione» e avrebbe «compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà». Quest’ultimo riferimento è alla sospensione dell’udienza dopo la produzione, da parte della magistrata e del suo legale Carlo Taormina, della trascrizione del colloquio tra Natoli e Fascetto Sivillo.

In seguito alla rivelazione del colloquio la consigliera Natoli si è dimessa dalla commissione disciplinare, ma non dall’incarico, come chiesto dai partiti dell’opposizione. Ora la convocazione e l’indagine a Roma però potrebbero spingerla alle dimissioni.

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