La paternese Rosanna Natoli, consigliera laica del Csm ed ex componente della sezione disciplinare del Csm, in quota Fratelli’ d’Italia, è indagata dalla Procura di Roma; quest’ultima ha emesso un invito a presentarsi, in qualità di indagata per rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio, reato quest’ultimo che radicherebbe la competenza nella Capitale.
Il fascicolo è stato aperto dopo una registrazione di un suo incontro con il magistrato Maria Fascetto Rivillo che era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Messina, per parlare del suo procedimento disciplinare in corso e poi reso noto dal suo avvocato, Carlo Taormina.
Il comitato di presidenza del CSM composto dal vicepresidente Pinelli, dalla prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e dal procuratore generale Luigi Salvato, aveva deciso di inviare la registrazione alla Procura di Roma per verificare eventuali reati
Secondo la Procura di Roma, la consigliera Natoli, in qualità di componente della sezione disciplinare del Csm e giudice relatore del procedimento in corso nei confronti della magistrata Maria Fascetto Sivillo le avrebbe rivelato notizie d’ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete e «segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione».
Inoltre la consigliera, contesta la Procura di Roma, «partecipava allo svolgimento del procedimento disciplinare e alla decisione, intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio alla Fascetto Sivillo» alla quale avrebbe «rivelato, nel corso di un colloquio del 3 novembre del 2023, l’orientamento espresso dai componenti della Commissione» e avrebbe «compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà».
E quest’ultimo riferimento è alla sospensione dell’udienza dopo la produzione in udienza, da parte della magistrata e del suo legale l’avvocato Carlo Taormina, della trascrzione del colloquio che aveva avuto con la consigliera Natoli, nello studio legale dell’avvocata a Paternò, nel Catanese. Colloquio privato che era stato però registrato e conservato in una chiavetta alla Commissione disciplinare, assieme alla sua trascrizione. Tutto il materiale consegnato è stato `congelato´ dal Csm che lo ha consegnato alla Procura di Roma.
In seguito alla rivelazione del colloquio la consigliera Natoli si è dimessa dalla commissione disciplinare, ma non dall’incarico, come chiesto dai partiti dell’opposizione. Adesso la notizia che è indagata dalla Procura di Roma.