Le hanno avvicinate con una scusa. Poi hanno iniziato un dialogo, tra qualche parola di italiano e qualche frase smozzicata in inglese, passeggiando per le strade dell’isola di Ortigia.
Due siracusani di 18 e 19 anni, incensurati, hanno conquistato la fiducia di due studentesse americane ventenni in vacanza a Siracusa e poi improvvisamente si sono appartati in due luoghi diversi e le hanno violentate.
Gli agenti della squadra mobile della Questura di Siracusa sono riusciti ad identificare i due giovani e ieri hanno eseguito il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Siracusa. Entrambi i giovani sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e sono stati trasferiti nel carcere di contrada Cavadonna.
Secondo la ricostruzione della polizia lo stupro sarebbe avvenuto giovedì notte, intorno alle 3. Le due giovani, studentesse statunitensi in vacanza studio da diverse settimane in città, avevano trascorso una serata nel centro storico di Ortigia, zona nevralgica della movida aretusea per la presenza di numerosi locali e pub, insieme ad altri ragazzi. Mentre stavano rientrando a casa, nei pressi del Foro Italico, alle porte del centro storico, sarebbero state avvicinate da due giovani a bordo di uno scooter.
I due ragazzi, con la scusa di chiedere in prestito i documenti necessari per recarsi al distributore automatico di sigarette, avrebbero approfittato della ingenuità delle vittime, dell’ora notturna e della difficoltà nella comprensione della lingua italiana. Dopo avere passeggiato per un pò di tempo insieme alle due studentesse sarebbero riusciti a separarle e poi le avrebbero violentate in luoghi diversi, ma vicini: una ragazza in un Belvedere nei pressi del lungomare di Ortigia, all’aperto ma in un luogo appartato, mentre l’altra giovane all’interno di un’abitazione che si trova nelle vicinanze.
La mattina successiva, dopo la violenza subita, le due studentesse hanno deciso di denunciare tutto alla polizia descrivendo con lucidità il racconto di quella terribile serata. Gli agenti della mobile e il personale del commissariato di Ortigia hanno avviato le indagini e sono riusciti ad identificare i presunti responsabili dello stupro: gli investigatori, coordinati dalla dirigente Genevieve Di Natale, hanno effettuato alcuni sopralluoghi per cercare riscontri alle dichiarazioni delle ragazze, acquisendo numerosi elementi a carico dei due indagati. Hanno ascoltato diverse persone che si trovavano con le studentesse prima delle violenze ed hanno ricostruito le scene del crimine, utilizzando anche i filmati dei tanti sistemi di videosorveglianza che si trovano nella zona.
L’attività investigativa ha consentito di raccogliere numerose prove a carico dei due giovani siracusani e così la Procura ha emesso un provvedimento precautelare nei confronti degli indagati.