È ancora avvolta nel mistero la morte del commerciante palermitano Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata e vice segretaria della Democrazia Cristiana Francesca Donato.
È stata proprio la moglie a trovare il corpo all’interno della sua Range Rover verde parcheggiata sulla bretella in direzione Trapani di viale Regione Siciliana nord-ovest. Uno dei pochi punti certi in questa tragedia è che Onorato è morto soffocato da una fascetta per elettricisti stretta al collo. Una stringa bianca di plastica. Se si è trattato di un omicidio o di un suicidio lo stabiliranno gli investigatori della Squadra Mobile, guidata da Marco Basile e coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni.
Il corpo dell’architetto, molto conosciuto a Palermo, è stato trovato nel posto di guida, con la cintura di sicurezza ancora allacciata e il capo riverso in avanti. Nell’auto tutto è in ordine, non ci sono segni di colluttazione e nemmeno di una rapina finita nel sangue. Unica anomalia, una delle portiere posteriori è stata trovata socchiusa, come se nei sedili dietro fosse salita una seconda persona che potrebbe avere stretto la fascetta al collo della vittima. Il medico legale non esclude però che sia stata la stessa vittima a passarsi la stringa di plastica attorno al collo e poi di averla stretta tirando verso l’esterno l’estremità della fascetta. Sarà l’autopsia a provare a fare chiarezza sulla morte. Dovrà stabilire anche l’orario del decesso.
I familiari sapevano che Onorato aveva appuntamento con una persona di Capaci, un comune della costa nord di Palermo. Ma non dove sarebbe avvenuto l’incontro. E gli inquirenti sospettano anche che possa essere stata una scusa inventata da Onorato.
Per chiarire quest’ultimo punto saranno fondamentali gli approfondimenti investigativi sul telefono della vittima: le ultime chiamate, le chat e i messaggi ricevuti e inviati. Anche il luogo del ritrovamento ha sollevato mille dubbi: è una zona isolata, accanto all’autostrada, senza telecamere e senza punti di ritrovo. Il posto ideale per attirare la vittima in una trappola, ma anche per compiere un gesto estremo in solitudine. Di sicuro non un punto dove incontrare una persona per affari.