Paternò, oltre cento persone alla fiaccolata per Mohamed ucciso dal suo ‘caporale’: scoperta targa commemorativa

Paternò, oltre cento persone alla fiaccolata per Mohamed ucciso dal suo ‘caporale’: scoperta targa commemorativa

Oltre un centinaio di persone hanno partecipato a Paternò, nel tardo pomeriggio di ieri, alla fiaccolata in ricordo di Mohamed Mouna, il cittadino marocchino di 27 anni assassinato lo scorso 4 febbraio in via Giovanni Verga.

Ucciso da quanto accertato dalle forze dell’ordine, dal suo ‘caporale’ solo perché avrebbe chiesto a quest’ultimo di essere retribuito per il lavoro svolto nelle campagne.

Paternò, oltre cento persone alla fiaccolata per Mohamed ucciso dal suo ‘caporale’: scoperta targa commemorativaLa fiaccolata è stata organizzata dalla “Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà” che raccoglie diversi soggetti del terzo settore (Comunità ecclesiale di Paternò, l’Anpas, l’Anpi, 5 gruppi Scouts Agesci di Paternò, l’Associazione Italiana guide e scouts d’Europa cattolici, il Comitato Mamme in Comune, il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, l’Associazione Città Viva, la Comunità Islamica di Paternò, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Andiamo Avanti, il Centro promozione per la famiglia Don Luigi Luggisi).

Presente alla manifestazione anche l’amministrazione comunale al completo. Alla fiaccolata commemorativa hanno aderito la Cgil, Cisl e Uil. Il corteo è partito da Piazza Vittorio Veneto per giungere sino in via Giovanni Verga; e nel punto in cui è morto il 27enne nei pressi di una stazione di servizio è stato lascito un omaggio floreale; corteo poi che si è diretto presso la sede dell’Anpas dove è stata scoperta una targa commemorativa. Alla fine è stata recitata una preghiera da padre Salvatore Alì, vicario del XII vicariato e dall’Imam Ridà Khemiri.

Don Salvatore Mazzamuto, Referente della Rete e Responsabile del Servizio mensa della Caritas “La Bisaccia del Pellegrino” ha specificato che la “fiaccolata che abbiamo voluto organizzare a 3 mesi dal brutale assassinio di Mohamed e in concomitanza con la Festa del Lavoro non è solo un momento per ricordare il sacrificio di un ragazzo che, in cerca di un lavoro dignitoso e di una condizione di vita migliore, ha pagato con la propria vita la giusta protesta per non essere stato retribuito, ma deve servire a ricordare a tutti che il caporalato e lo sfruttamento disumano del lavoro non è solo un flagello per questi lavoratori vessati e costretti a vivere in condizioni disperate sebbene siano ormai funzionali alla nostra economia, ma è una drammatica questione per tutta la nostra comunità, perché causa di pericolose tensioni sociali e soprattutto perché alimenta la criminalità organizzata, l’unica che ci guadagna da questa situazione”.

Paternò, oltre cento persone alla fiaccolata per Mohamed ucciso dal suo ‘caporale’: scoperta targa commemorativa

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Tutti in prima fila per fare bella figura e apparire nel contesto sociale, chissà se hanno partecipato a questa visibilità anche i partigiani 2.0 di Paternò

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