Scherma, annuncio shock dello schermidore siciliano Daniele Garozzo: “Smetto. Il mio cuore si è infortunato”

Scherma, annuncio shock dello schermidore siciliano Daniele Garozzo: “Smetto. Il mio cuore si è infortunato”

Un fulmine a ciel sereno si abbatte sulla scherma italiana a meno di 100 giorni dalle Olimpiadi di Parigi 2024: Daniele Garozzo, campione olimpico nel fioretto a Rio 2016, ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica a soli 31 anni a causa di problemi cardiaci.

«E’ arrivato il momento di annunciare il mio ritiro dall’attività agonistica e sono tante le emozioni che provo.  È una decisione scaturita da circostanze al di là del mio controllo, il mio cuore si è «infortunato», ma che accetto con serenità», ha scritto il campione azzurro in un post sul proprio profilo Instagram. Per Garozzo, medaglia d’argento a Tokyo 2020, sfuma, a 87 giorni dall’inizio dei Giochi, la possibilità di andare a caccia di un’altra medaglia nell’individuale e nella prova a squadre.

«In tutti questi anni, ho avuto la fortuna di vivere una straordinaria avventura nel mondo dello sport, culminata con la vittoria di un oro ed un argento olimpico.È stato un viaggio fatto di sacrifici, impegno e passione, gioie, soddisfazioni e amicizie che non avrei mai immaginato», ha spiegato l’azzurro.

«Ricordo come fosse ieri quando ho iniziato a praticare questo sport meraviglioso. Se chiudo gli occhi mi vedo ancora nella palestra garage di Acireale a tirare milioni di stoccate contro un manichino, sognando un giorno di vincere le Olimpiadi. Chi mi conosce sa quanto amo la scherma. L’ho amata con instancabile dedizione e con tutto il mio cuore, e l’ho impegnato tanto, ma tutto ciò mi ha portato ai risultati che avevo sognato», ha proseguito Garozzo nel suo post.

Laureato in medicina con 110 e lode, il fiorettista siciliano ha già le idee chiare per quello che sarà il suo futuro, sempre legato allo sport. «Ora, nel chiudere questo capitolo della mia vita da atleta, sono grato per ogni momento vissuto e per le esperienze che mi hanno reso la persona che sono oggi. Guardando al futuro, già da tempo avevo deciso di dedicare la mia vita professionale alla medicina, oggi con un obiettivo ancor più chiaro – ha rivelato – studiare e divulgare le condizioni cardiologiche, spesso misconosciute, che possono affliggere la popolazione sportiva». «La mia esperienza personale mi ha mostrato quanto sia importante svolgere un’efficace opera di sensibilizzazione su queste problematiche per garantire una migliore prevenzione e un’ottimale gestione degli atleti di ogni livello. Sono consapevole di essere il ragazzo più fortunato che io conosca. Ho realizzato i miei sogni sportivi – ha scritto il campione di Rio – ho viaggiato in tutto il mondo con amici straordinari e ho trovato la mia migliore amica e compagna di vita sulle pedane di scherma».

«Tanti mi hanno aiutato lungo questo percorso, e vorrei ringraziarli tutti, oggi e come ho sempre fatto in passato. Su tutti il mio Maestro Fabio Galli, che mi ha insegnato prima a diventare un uomo, poi un campione. Anche se sulla pedana tutti vedevano solo me, eravamo sempre in due a tirare e prendere quelle stoccate. Grazie a tutti voi per avermi accompagnato lungo questo meraviglioso percorso. Anche se quello agonistico si conclude qui, sono entusiasta di iniziare il prossimo capitolo della mia vita con lo stesso spirito di dedizione e passione», ha concluso Garozzo nel suo lungo post.

Immediate le reazioni alla notizia per l’addio all’attività agonistica di Garozzo, a partire dal presidente della Federscherma Paolo Azzi: «Daniele Garozzo è stato, resta e sarà sempre un’icona della scherma italiana. E anche in queste ore di dispiacere infinito per l’annuncio del suo ritiro dall’attività agonistica, provo un orgoglio immenso nel sapere che un Campione con l’iniziale maiuscola come lui rappresenti un esempio di cui il nostro sport deve andar fiero. Olimpionico e medico, sta vivendo un momento così delicato, terribile, con una lucidità, una serietà e uno spessore umano da gigante». Fresca di nomina a portabandiera azzurra a Parigi, la fiorettista Arianna Errigo a LaPresse ha dichiarato: «Sono amica di Daniele, io e mio marito abbiamo vissuto questi giorni a contatto con lui. E’ un `superzio´ dei miei figli. Sono stati giorni molto complicati. Non scegliere il giorno del tuo fine carriera soprattutto per un problema di salute, credo che nessun atleta se lo voglia mai augurare. Per lui sicuramente è stata una bella botta, non è stato semplice».

Tutta la nazionale gli è stata super vicino, perchè Daniele se lo merita, è sempre stato non solo un grande atleta, come i risultati hanno dimostrato, ma una persona speciale per tutti noi», ha aggiunto. Infine il due volte oro olimpico del nuoto Domenico Fioravanti, sempre a LaPresse, ha ricordato quando anche lui fu costretto a lasciare per problemi cardiaci quando era ancora al massimo delle sue potenzialità. «Ti ritrovi dall’oggi al domani impossibilitato a fare quello che ami fare e per il quale vieni retribuito, anche se non siamo professionisti è come se lo fossimo. E’ un momento delicato e brutto della propria vita, della mia sicuramente lo è stato molto», ha ricordato Fioravanti.

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