Il Ministro alle infrastrutture Matteo Salvini ha presenziato questa mattina nella stazione della FCE di Piano Tavola, frazione di Belpasso alla cerimonia per l’avvio dei lavori della tratta della metropolitana Misterbianco Centro- Paternò.
Un’opera da circa 730 milioni di euro che sarà realizzata dal “Consorzio Stabile SIS” di Torino, la quale deve costruire una tratta di 11,5 chilometri di percorso, per il 50% interrato in galleria, che attraverserà tre comuni: Misterbianco, Belpasso (con la frazione di Piano Tavola) e Paternò e cinque stazioni da realizzare, denominate: Gullotta (per Misterbianco), Belpasso (frazione di Piano Tavola), Valcorrente (corrispondente all’area accanto il centro commerciale di Etnapolis), Giaconia (corrispondente al territorio di Palazzolo, in territorio di Belpasso, ma fondamentale per Paternò) e Ardizzone (a Paternò). Questa mattina alla cerimonia, erano presenti, oltre al vice premier Salvini, il vice presidente della Regione Sicilia Luca Sammartino, il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, i deputati nazionali Anastasio Carrà e Francesco Ciancitto, i deputati regionali Giuseppe Zitelli e Josè Marano, il commissario per le grandi opere, Virginio Di Giambattista; i vertici della FCE tra i quali il direttore generale della FCE, Salvatore Fiore; ed ancora i sindaci del territorio Carlo Caputo per Belpasso, Nino Naso per Paternò, Antonio Bonanno per Biancavilla, Giovanni Buttò per Santa Maria di Licodia, Filippo Rapisarda per Camporotondo Eneo e Marco Corsaro per Misterbianco.
Quest’ultimo soddisfatto per l’avvio dei lavori della tratta Misterbianco-Paternò, ha spostato l’attenzione sui cantieri Fce riguardanti le tratte Monte Po-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto “ che sono rimasti in stallo- dice Corsaro- Al ministro Matteo Salvini abbiamo affidato le preoccupazioni di tutta la città di Misterbianco e della provincia di Catania, di cittadini e imprese di una delle zone più produttive della Sicilia. Il rischio è di avere nel 2026 un’opera monca, cioè un troncone di metro già pronto fino a Paternò che purtroppo sarà scollegato da tutto il resto. Fra Catania e Misterbianco, di questo passo, la metropolitana non potrà essere pronta in due anni. Occorre porre fine rapidamente al contenzioso fra Fce e Medil, riportando uomini e mezzi a lavoro.
“Con il Mit e con Ferrovia Circumetnea – prosegue il sindaco Corsaro – abbiamo una collaborazione garbata, da tempo stiamo seguendo la questione, pungolando Fce e Medil nell’interesse di Misterbianco, di Catania e dell’intera provincia. Prezioso finora il contributo del sottosegretario Tullio Ferrante, a cui va la nostra gratitudine. Tutti noi guardiamo all’arrivo della metropolitana come una prospettiva concreta di sviluppo. Ma ad oggi i cittadini non comprendono più quello che sta succedendo, serve una netta inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto finora. Da un lato ci rinfranca l’avvio dei lavori da Misterbianco a Paternò, ma per altro verso deve necessariamente partire l’altra tratta Monte Po-Misterbianco che, altrimenti, farebbe della metro una clamorosa incompiuta.
Le stesse considerazioni possono applicarsi alla tratta Stesicoro-Aeroporto: nel 2026 rischiamo di avere la metro fino a Paternò, ma la città di Catania ancora disconnessa da Fontanarossa», conclude il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro. Sull’avvio dei lavori Gaetano Galvagno ha specificato che si tratta di una “infrastruttura indispensabile per il territorio etneo. La presenza del Ministro Salvini, rappresenta ancora una volta, la mano tesa del governo Meloni verso le grandi opere in Sicilia. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che si sono adoperati affinché tutto questo fosse possibile e personalmente mi preme evidenziare l’impegno costante e concreto dell’On. Ciancitto. Teniamo a battesimo i lavori che completeranno l’intera linea della metropolitana, lunga complessivamente 30 km e collegherà Paternò con Catania e il suo aeroporto: questa è la strada giusta per costruire una Sicilia al passo con i tempi”.