«Le vendite al momento stanno andando bene anche grazie al traino delle uova di Pasqua. Nonostante uno scenario geopolitico internazionale difficilissimo che rende precaria qualsiasi previsione, nel ‘sell in’ le aziende del settore dei lievitati di ricorrenza dichiarano un cauto ottimismo».
E’ quanto afferma all’Adnkronos Luca Ragaglini, vice direttore e segretario del gruppo Forno di Unione Italiana Food, a proposito degli acquisti di colombe di Pasqua nei supermercati e nei punti vendita. Uno dei dolci di ricorrenza, più amati dagli italiani e simbolo di tradizione, dunque non tradisce le aspettative dei produttori. Mancano ancora diverse settimane alla Pasqua e già le aziende parlano di «un andamento in linea con l’anno precedente» quando la produzione complessiva della Colomba è stata pari a 23.443 tonnellate per un valore di 96,1 milioni di euro, con un consumo di circa 29,1 milioni di pezzi, secondo i dati raccolti da Unione Italiana Food.
Un recente ricerca condotta da AstraRicerche per Unionfood dimostra come nella scelta di una colomba quasi la metà dei consumatori (49,9%) sceglie quelle dell’industria di marca, con una particolare predilezione da parte della Generazione Z, mentre uno su cinque (20.7%) preferisce la produzione artigianale. La Colomba continua ad essere un prodotto estremamente amato in tutta la penisola, infatti a consumarla, sono più di 7 italiani su 10, in particolare le famiglie con bambini e adolescenti (76%), con una percentuale lievemente maggiore nel Centro-Sud. Lo studio rileva inoltre che la maggioranza dei consumatori (77%) acquista la Colomba prima della Pasqua. Unione Italiana Food è la «casa» associativa di ben 530 eccellenze dell’industria italiana, dalla pasta ai prodotti da forno, dal caffè e cioccolato agli integratori alimentari, con oltre 900 marchi.
