L’ordine pubblico a Paternò è a rischio a causa delle continue liti e risse tra cittadini extracomunitari.
Negli ultimi giorni, gli episodi si sono moltiplicati, con molta probabilità a seguito dell’ordinanza di sgombero della tendopoli di Ciappe Bianche firmata dal sindaco Nino Naso e al momento stoppata dal Prefetto.
L’ultimo episodio in ordine cronologico si è registrato ieri sera poco prima delle ore 23 in Piazza Indipendenza. Un cittadino marocchino di 25 anni è stato trasportato al San Marco di Catania con una profonda ferita alla gamba da una coltellata sopraggiunta durante una rissa con altri stranieri. Il giovane ha subito un delicato intervento chirurgico. Altri tre stranieri sono rimasti feriti e medicate in ospedale e poi dimessi.
Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Paternò che in queste ore stanno ascoltando coloro che avrebbero assistito alla rissa. Non è da escludere che i militari dell’Arma possano analizzare le immagini delle telecamere presenti in zona per meglio ricostruire l’accaduto.
Il Prefetto convoca un vertice
Intanto il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi ha convocato per mercoledì 6 marzo alle ore 11 un vertice per dare vita ad un tavolo tecnico a cui siederanno oltre al Prefetto, anche il sindaco Nino Naso, i responsabili dell’INPS e Inail, quelli dell’ispettorato del lavoro, il commissario dell’Asp etnea, i segretari provinciali di CGIL Cisl, UIL e UGL; ed ancora presidenti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura, il presidente di Ebat Ciala, e i responsabili di Caritas e Croce Rossa.
Un incontro in cui si parlerà non solo della baraccopoli di Ciappe Bianche ma anche del fenomeno del caporalato e del lavoro nero.
Le associazioni del terzo settore incontrano il sindaco
Domani sera alle 19 le associazioni del terzo settore attive sul territorio hanno deciso di fare rete e incontreranno il sindaco proprio per fronteggiare l’emergenza.
La situazione è preoccupante
La situazione a Paternò è preoccupante. Le continue risse tra cittadini extracomunitari stanno creando un clima di tensione e paura nella città. Il tavolo tecnico convocato dal Prefetto e l’incontro tra le associazioni del terzo settore e il sindaco sono passi importanti per cercare di risolvere una situazione che non può essere sottovalutata.
