A distanza di un anno e mezzo dalle elezioni regionali in Sicilia regna ancora l’incertezza su alcune posizioni che non lasciano tranquille le dirette interessate.
Parliamo di un seggio all’Ars che resta ancora in bilico. Si tratta di un seggio che interessa due donne del Movimento 5 stelle: da un lato l’attuale deputata Martina Ardizzone, paternese, e dall’altra l’ex consigliera comunale di Catania Lidia Adorno. Alle ultime regionali nella provincia di Catania aveva guadagnato un seggio la pentastellata di Paternò Martina Ardizzone la quale con 1849 voti si era aggiudicata la possibilità di sedere all’Assemblea Regionale Siciliana.
Alle spalle della Ardizzone era giunta Lidia Adorno con 1841 preferenze. Quest’ultima aveva fatto ricorso al TAR chiedendo l’accesso agli atti dei 58 comuni della provincia di Catania. Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva dato ragione a Martina Ardizzone confermando la legittimità dell’elezione della deputata paternese. Lida Adorno ha deciso di fare ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa, chiedendo un riconteggio.
Il giornale on-line “Live Sicilia” ha pubblicato un articolo in cui riporta l’esito della relazione che la Prefettura di Siracusa ha inviato al Cga di Palermo per dirimere il caso. “Alla fine ci sarebbero- scrive Live Sicilia – cinque voti di vantaggio a favore di Lidia Adorno. Da quanto appreso, sono stati “recuperati” 13 voti in più a favore della prima dei non eletti. Stando così i numeri, Adorno supererebbe Ardizzone. Si tratta di un ingrediente significativo, perché il ricorso verteva esclusivamente su questioni aritmetiche. Le parti, però, dovranno tornare ancora una volta in aula: dopodiché verrà emessa la sentenza” si legge su LiveSicilia.
Che schifo