È scontro fra la Lega e Carlo Calenda all’indomani della morte del principale oppositore russo Alexei Navalny.
Nel contempo, il leader di Azione lancia l’idea di un’iniziativa congiunta delle «forze politiche europeiste e democratiche lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari». La risposta della politica è trasversale. Alla fiaccolata organizzata lunedì pomeriggio in piazza del Campidoglio, alle 18.30, ci saranno praticamente tutti i partiti, incluso il Carroccio.
Ma andiamo con ordine. Salvini «non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny. Il legame con Putin e il suo partito rimane forte. E questo sarà uno dei grandi problemi dopo le elezioni europee che inciderà sulla tenuta del Governo», sbotta su X di buon mattino Calenda. A stretto giro, arriva la replica del Carroccio tramite una nota: «Carlo Calenda mente o non sa di cosa parla: il comunicato con il cordoglio di Matteo Salvini e della Lega per la morte di Navalny è di ieri pomeriggio e si parla di scomparsa `sconcertante´ su cui fare `piena luce´. Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela». E non finisce qui. Perché il leader di Azione non ci sta e reagisce sempre su X: «Matteo Salvini, querelami sul serio, non come Landini che lo minaccia e basta. Così facciamo un bel confronto sui legami tra Lega e Putin. Ti aspetto».
In ogni caso, arriva un sì pressoché unanime alla proposta dello stesso Calenda di «un’iniziativa congiunta» anche in Italia, visto che «in tutta Europa grandi piazze spontanee si sono radunate per ricordare Navalny». La risposta della segreteria del Pd, Elly Schlein, è positiva: «Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny». Ma in Campidoglio ci saranno anche una delegazione del M5S e degli altri partiti, inclusi Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi moderati. «Aderiamo alla manifestazione convocata lunedì in Campidoglio per difendere dagli attacchi delle autocrazie i valori della democrazia, i principi di libertà e la difesa del pluralismo politico e culturale. Il dissenso in una democrazia matura è un elemento essenziale e la morte di Alexei Navalny è lì a ricordarcelo», rimarca il presidente di Nm, Maurizio Lupi, secondo cui «nessun distinguo può essere accettato di fronte all’eliminazione di un oppositore politico».
«Fratelli d’Italia sarà presente con una sua delegazione», assicura sempre su X il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, in replica all’appello di Calenda. E anche FI annuncia una partecipazione «senza bandiere» con una rappresentanza guidata dal portavoce del partito, Raffaele Nevi, e dalla responsabile Esteri, Deborah Bergamini. In serata poi arriva il via libera anche all’invio di una delegazione anche dal partito di Salvini.
E non solo. Riccardo Magi, segretario di +Europa, fra i primi raccoglie «l’invito di Carlo Calenda all’iniziativa congiunta di lunedì. La volontà imperialista di Putin è uno dei motivi per cui, come +Europa, abbiamo proposto l’idea di una lista per gli Stati Uniti d’Europa in vista delle prossime elezioni europee, aperta a tutti coloro che avvertono la medesima urgenza». E da Bonelli, co-portavoce di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, giunge un altro `sì´: «Eravamo ieri davanti all’ambasciata russa per ricordare l’assassinio di Navalny e di tutti i dissidenti russi. Ci saremo sempre e comunque per protestare contro il regime putiniano che uccide il dissenso da Politkovskaja a Navalny».