La strage di Altavilla Milicia, Barreca e la coppia di complici ossessionati dal demonio: deliri mistici dietro il triplice delitto

La strage di Altavilla Milicia, Barreca e la coppia di complici ossessionati dal demonio: deliri mistici dietro il triplice delitto

«Sono entrambi disperati, non fanno che piangere a dirotto. Sono in stato confusionale, stremati dalla situazione. Mi hanno detto di dichiararsi innocenti. Sono distrutti».

A dirlo all’Adnkronos è l’avvocato Sergio Sparti, il legale di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia di conviventi finita in carcere con l’accusa di avere partecipato al massacro della famiglia di Giovanni Barreca. Le vittime sono la moglie di Barreca, Antonella Salamone, 40 anni, uccisa e bruciata e poi sotterrata, i figli della coppia, Kevin di 16 anni e il piccolo Emanuel di 5 anni.

«Carandente è un uomo disperato e non fa che piangere – dice ancora l’avvocato che è riuscito a vedere la coppia solo nel tardo pomeriggio – Anche la signora è sconvolta. Hanno ribadito più volte che si dichiarano innocenti». Ufficialmente i due sono disoccupati ma l’uomo si definisce un promoter e “mental coach” di beveroni e tisane dimagranti. Entrambi sarebbero dei fanatici religiosi. Basta scorrere il profilo social di Carandente. Ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati. «Abbiamo fatto solo del bene», avrebbero detto agli investigatori durante l’interrogatorio fiume di domenica scorsa.

Dietro l’uccisione della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, pianificata da tempo, a quanto pare, nei minimi particolari, ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell’uomo dal demonio. E una setta.

Sarebbe stato Barreca stesso a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini. L’uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell’orrore illesa e sotto choc.
E Fina e Carandente, che nei loro profili social pieni di post a sfondo religioso, sfogano tutto il loro fanatismo, avrebbero accettato. «Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti» ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella. Una condivisione non solo psicologica la loro. I due avrebbero, infatti, partecipato materialmente ai tre delitti che, col passare delle ore, si rivelano sempre più macabri.

La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa. Difficile anche per i medici legali che dovranno eseguire l’autopsia chiarire come sia stata assassinata e l’esatta data della morte. Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c’erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico. I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sarebbero stati incaprettati.

Sotto choc la comunità di Altavilla Milicia. Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola. «Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso – dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi – Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti». I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. «Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati».

E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. «Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio». Forse il nome della setta.

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