Quindici autovelox abbattuti nel nord Italia, cinque in una sola settimana. Quello di Fleximan, il `vandalo degli autovelox´ che ha colpito in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, sta diventando un caso, anche social.
L’ultimo colpo a Villa del Conte, nell’Alta Padovana, dove per la prima volta è spuntata anche una «rivendicazione», la scritta «Fleximan sta arrivando».
Il sindaco di Villanona e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, di cui fa parte il Comune di Villa del Conte, Sarah Gaiani, al «Corriere del Veneto» spiega che l’autovelox abbattuto probabilmente non verrà reinstallato: «In quella stessa strada ce n’è già un altro, e poi dobbiamo tenere conto anche del dissenso delle persone, se c’è chi arriva a tanto non possiamo ignorarlo».
Sulla stessa linea il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro: «Già non ero molto convinto prima, ora con quello che è successo, le indagini e tutto il resto, ho deciso di non reinstallare nulla», afferma. Il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, a tre mesi dall’abbattimento dell’autovelox nel suo comune, spiega: «Dobbiamo fare una riflessione, la nostra strada è battuta da molti camion e le auto vanno spesso in sorpasso, però dobbiamo anche trovare un dialogo con la popolazione, magari potremmo accenderlo a fasce orarie e mettere degli avvisi quando è funzionante».
A Taglio di Po, dove Fleximan è entrato in azione il 24 dicembre, la sindaca Laila Marangoni vuole sostituirlo, ma, racconta ancora il «Corriere del Veneto», i tempi tecnici sono lunghi. Anche a Rosolina l’autovelox abbattuto il 3 gennaio ancora non c’è, arriverà ma ci vuol tempo, dice il sindaco. Più rapida la soluzione del problema a Corbola (Ro), dove, dopo l’agguato 24 dicembre, è arrivato un dispositivo nuovo lunedì. «Non possiamo certo darla vinta a questi criminali le pare?», ha chiosato il sindaco Michele Domeneghetti.