“Gian Paolo Ghiretti è morto per un infarto a 2.800 metri di quota, sul versante nord dell’Etna, lo scorso ottobre. Era partito da Parma, con un gruppo di amici, ma un malore l’ha colpito dove avevano lasciato i mezzi speciali 4×4”.
“Nonostante l’immediato intervento delle guide vulcanologiche e poi dei soccorritori – racconta sulla piattaforma GoFundMe l’amico Andrea Mazzoni – non c’è stato nulla da fare. Ha lasciato la moglie Roberta e i figli Giulia, Anna e Pietro”.
“Gli amici che erano con lui hanno deciso di aprire una raccolta fondi da destinare all’acquisto e all’installazione di due defibrillatori di ultima generazione sull’Etna, per incrementare – scrive Mazzoni, organizzatore del gofundme – il livello di sicurezza e supportare gli efficienti servizi di soccorso già presenti sul territorio, rendendoli più capillari”.
“In particolare – spiega – l’intenzione è di portare in quota due defibrillatori per il periodo primaverile, estivo e autunnale: a 2800 metri, dove è venuto a mancare Gian Paolo, il primo, a 3000 metri, vicino ai crateri sommitali, l’altro”.
“Per il periodo invernale – prosegue – il progetto, che sarà condiviso nelle fasi esecutive con l’amministrazione comunale di Linguaglossa e il sistema del soccorso locale, ne prevede lo spostamento a Piano Provenzana, alla partenza degli impianti sciistici”.
“I fondi raccolti – conclude – saranno utilizzati per coprire le spese per l’acquisto dei defibrillatori, l’installazione e per tutte le spese logistiche e organizzative”.
La raccolta ha ricevuto cinquanta donazioni superando i tremila euro. È raggiungibile al link https://gf.me/v/c/4srp/due-defibrillatori-per-letna –