Naro, per il femminicidio di due romene fermato un connazionale: picchiata e bruciata una delle vittime

Naro, per il femminicidio di due romene fermato un connazionale: picchiata e bruciata una delle vittime

Orrore a Naro in provincia di Agrigento dove giovedì notte sono state uccise due donne a distanza di mezzora.

Sono i primi due femminicidi del 2024 in Sicilia. Le vittime sono Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, di 58 anni.

Entrambe sono di nazionalità rumena e vivevano da anni nel paese al centro della Sicilia. Maria è stata bruciata dal suo omicida dopo essere stata picchiata, mentre Delia, probabilmente uccisa per prima, è stata massacrata con colpi alla testa al corpo inferti con oggetti di grandi dimensioni.

Per il duplice omicidio sono sospettati due connazionali, sentiti per tutta la giornata nella caserma dei carabinieri dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella.

Uno dei due in serata è stato fermato per duplice omicidio e vilipendio di cadavere dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Delia Zarniscu è stata uccisa nella sua abitazione di via Vinci dove probabilmente le due vittime e i loro assassini stavano festeggiando. Secondo il medico legale fra le 2.30 e le 3.30 di notte. Poi la ferocia si è accanita su Maria al piano terra di vicolo Avenia, a duecento metri di distanza sempre nel quartiere di Sant’Erasmo dove vive la comunità rumena di Naro. A dare l’allarme sono stati i vicini vedendo le fiamme uscire dall’abitazione.

I vigili del fuoco l’hanno trovata a terra sfigurata dalle ustioni. Chi ha visto la scena parla di immagini agghiaccianti.

«Ferocia inaudita», confermano gli inquirenti. Scene di orrore e disperazione anche davanti all’abitazione di Maria Russ, la donna trovata carbonizzata: la figlia è stata allontanata dal luogo del delitto. Tutta l’area è stata isolata e interdetta alla circolazione per consentire i rilievi dei carabinieri del Ris arrivati da Messina. «Mio marito mi ha detto che mia madre era stata uccisa – dice la figlia Marcela Russ – Io non sono riuscita ad entrare, ho visto dalla finestra mia madre carbonizzata e mi sono sentita male. Non aveva litigato con nessuno, neanche sapevo che conoscesse l’altra donna uccisa». Il movente del duplice femminicidio è ancora tutto da decifrare: forse a scatenare la furia omicida sono state questioni passionali.

Il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara conferma l’ambiente difficile in cui sopravvivevano le due vittime.

«Erano un po’ sopra le righe, non le conoscevo personalmente, ma questo è quello che si dice in paese – dice – I romeni sono tutti molto integrati con i naresi. Questo paese è la città dell’accoglienza, sono tantissime le comunità presenti a Naro, compresi minori extracomunitari non accompagnati. Certamente qualcosa non è andato e si è consumato il duplice omicidio».

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.