Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Catania, presso un’abitazione del “Villaggio Delfino”, uno dei numerosi agglomerati abitativi vicini al mare, in zona Vaccarizzo, dove un 55enne nordafricano è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
La gazzella del Nucleo Radiomobile di Catania, impegnata in attività di prevenzione dei reati sul territorio, è intervenuta presso quell’appartamento dopo che alcuni condomini avevano segnalato, al numero di emergenza 112, una lite in famiglia.
I Carabinieri, appena arrivati, hanno trovato l’uomo che, a petto nudo sul balcone di casa, inveiva violentemente contro i familiari. Nel frattempo, hanno anche assistito la moglie, una catanese di 51anni, che si stava sottoponendo alle cure dei medici del 118, poiché poco prima aveva accusato un malore.
I Carabinieri, a quel punto, sono subito entrati in azione facendo accesso nell’appartamento, dove hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: una finestra era rotta e sul pavimento vi erano soprammobili in frantumi e cocci di vetro. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, urlando di voler morire, cercando di provocarli.
L’equipaggio, però, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.
Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della figlia 25enne della coppia, che il 55enne, ubriaco, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi, e, dopo aver rotto il vetro di una finestra, aveva iniziato a scagliare i frammenti di vetro proprio contro la donna, fino a quando non aveva impugnato anche un cacciavite minacciando di ucciderla.
Quando i Carabinieri hanno potuto ascoltare la versione della moglie dell’uomo, sono venuti a conoscenza del fatto che lo straniero non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti e, nel corso degli anni, l’aveva minacciata più volte di morte, urlandole: “Ti ammazzo come si uccidono gli agnelli!”.
L’uomo è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, stabilendo la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari in abitazione diversa da quella familiare.