Torino, 55enne torna a usare la mano grazie a una parte del nervo sciatico: intervento al Cto

L’uomo, cinque mesi fa, è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, investito da uno scooter che gli ha procurato l'amputazione di metà della gamba sinistra ed una lesione completa del plesso brachiale del braccio sinistro.

Torino capitale delle chirurgia con i nervi del piede utilizzati per ripristinare l’uso della mano.

È un «intervento pionieristico» quello eseguito nei giorni scorsi all’ospedale CTO della Città della Salute di Torino. Il paziente, Giovanni (nome di fantasia), è un operatore sociosanitario. Cinque mesi fa è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, investito da uno scooter che ha `bruciato´ il semaforo, che gli ha procurato l’amputazione di metà della gamba sinistra ed una lesione completa del plesso brachiale del braccio sinistro. Un team di microchirurghi (dottori Bruno Battiston e Paolo Titolo) e neurochirurghi (dottoressa Francesca Vincitorio e il professor Diego Garbos) lo ha sottoposto «per la prima volta al mondo» al «trasferimento» di una «componente del nervo sciatico» – inutilizzata a causa dell’amputazione della gamba – «fino al braccio paralizzato» per «reinnervare il plesso brachiale lesionato».

È una frontiera della chirurgia che prevede di spostare rami nervosi da una zona del corpo all’altra per ripristinare funzioni compromesse. In genere nei Centri nazionali ed internazionali che si occupano di questi interventi si utilizzano nervi nelle vicinanze dell’arto superiore lesionato ma l’assenza di alternative, in questo caso, ha portato i medici a tentare di superare i confini. Così la mano di Giovanni potrà tornare a funzionare. Servirà tanta riabilitazione, sotto la guida del professor Giuseppe Massazza, per imparare a controllare l’uso della mano. Inizialmente dovrà pensare ai movimenti del piede per poi sviluppare nuove abilità attraverso l’adattamento cerebrale. L’intervento è durato 12 ore grazie alla sedazione dell’anestesista Alice Mistretta. Mezza giornata sotto ai ferri durante la quale diverse équipes hanno collegato ai nervi strappati i rami del nervo peroneale per `reinnestare´ la muscolatura del braccio.

Nessuna complicanza. Il 55enne, ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dopo essere stato preso in carico dagli anestesisti della rianimazione diretta dal dottor Maurizio Berardino, sta bene. Dietro l’operazione «unica nel suo genere» e che «promette di incidere significativamente nella chirurgia ricostruttiva nervosa» – scrive l’ospedale in una nota – ci sono quattro anni di ricerca intensiva, culminati con una pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale `Injury´ e l’approvazione da parte del Comitato Etico della Città della Salute per l’applicazione clinica.

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