«Inaccettabile qualsiasi depotenziamento del centro trasfusionale del SS.Salvatore di Paternò.
L’Asp provveda a destinare all’Unità operativa del nosocomio paternese, il personale adeguato al normale funzionamento. Quanto sta accadendo al Centro trasfusionale dell’ospedale ‘SS.Salvatore’ di Paternò, rischia di rappresentare una brutta battuta d’arresto, sul percorso di potenziamento della sanità territoriale intrapreso, negli ultimi anni, dal nosocomio paternese.»
A parlare è il deputato nazionale, Francesco Ciancitto, che interviene sul caso, esploso in questi giorni, relativo alla totale assenza di medici, al Centro trasfusionale dell’ospedale paternese.
Da inizio settimana, infatti, l’unico dirigente medico in servizio, è stato trasferito in un’altra struttura sanitaria, in esecuzione di una sentenza del Tribunale del Lavoro. L’Asp 3 di Catania, però, non è riuscita, a trovare un altro medico da destinare a Paternò, con il risultato che lunedì e martedì scorsi, il centro trasfusionale ha bloccato l’attività di donazione del sangue, ripresa ieri per la presenza del primario dell’Unità operativa.
L’interrogativo che tutti si pongono è: per quanto tempo può andare avanti così se non si trova altro personale?
«Non è possibile andare avanti in queste condizioni – continua il deputato Ciancitto -. La sanità del territorio deve rispondere ad un unico e imprescindibile bisogno: il diritto alla salute del cittadino, nessun altro parametro può essere preso in considerazione o può avere influenza sulla decisione finale. Il centro trasfusionale di Paternò, da decenni, offre in tema di donazione del sangue, intero e in aferesi, un servizio fondamentale per l’intero territorio del catanese, come si può solo pensare di sospendere l’attività. Chiedo all’Asp 3 di Catania, la destinazione immediata di nuovo personale medico per Paternò, senza ulteriori rinvii. La vicenda va risolta subito.»