“C’è il popolo dei devoti delle candelore, con il quale occorre riprendere un dialogo di fede: la candelora è una luce votiva della santa, non è nata per l’esibizione di qualcuno.
Non è bene che si stampino magliette con il volto delle persone defunte, anche se giovani: per noi cristiani il suffragio per chi è morto si fa con una Messa di suffragio, con la preghiera, con un’opera di carità, con la visita orante ai nostri cimiteri.
Avremo una Messa prima dell’uscita delle candelore e sarà in suffragio di tutte quelle persone devote che vorremo ricordare”.
Lo afferma l’Arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Renna a margine della presentazione della Festa di Sant’Agata 2024.
«Davanti a Sant’Agata – aggiunge – non si va danzando con i veli: le ragazze che lo fanno si espongono ad essere oggetto di espressioni di una cultura che le vuole oggetto manipolabili. La devozione vuole che si segua la Santa con il sacco e con la corona del Rosario in mano, non certo danzando».