I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle attività d’istituto, hanno messo in atto diverse iniziative tese ad intensificare l’attività di controllo a contrasto del lavoro irregolare.
I finanzieri hanno effettuato controlli in materia di sommerso da lavoro: verifiche che hanno consentito di rintracciare, nell’ultimo bimestre, 21 diversi casi di lavoratori irregolari o “in nero”. Tra questi è apparso significativo il caso relativo ad una attività di verifica fiscale intrapresa nei confronti di un’impresa, gestita da soggetti di nazionalità cinese e dedita alla vendita di prodotti per casalinghi, che, per gli anni d’imposta dal 2019 al 2022, non solo ha omesso di dichiarare al Fisco ricavi d’esercizio per circa 870 mila euro e Iva dovuta per circa 81.500 euro ma al contempo ha evaso il pagamento di ritenute fiscali, contributi previdenziali e assistenziali avvalendosi di quattro lavoratori irregolari e di due “in nero”. Tra gli identificati è stato individuato, in aggiunta, un soggetto percettore del beneficio del reddito di cittadinanza. I finanzieri hanno effettuato controlli anche in eventi fieristici, come la Fiera dello Ionio e l’Ottobrata di Zafferana.
In quest’ultimo contesto si è proceduto a sanzionare il titolare di un noto ristorante per aver impiegato otto lavoratori “in nero” e sette irregolari, in quanto retribuiti a mezzo contanti, in barba alla normativa di riferimento che nega la possibilità di remunerare i dipendenti tramite mezzi non tracciabili. Anche in questo caso non è sfuggita alle Fiamme Gialle la circostanza che tre degli otto lavoratori in nero fossero, dal 2019, anche percettori di reddito di cittadinanza.
Le condotte rilevate comporteranno, nei confronti degli esercenti, l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniaria pari ad un minimo di 21.790 euro fino ad un massimo di 127.340,00 per ciascuno. Sono 85 le contestazioni per assunzioni in nero e irregolari, elevate – nell’anno in corso – dai militari della compagnia di Acireale e di queste 14 sono riferibili anche a casi di indebita percezione del beneficio del reddito di cittadinanza.
Di Maio quell’incompetente da ministro della repubblica diceva che questi ladri sarebbero finiti in carcere