A San Giovanni La Punta i carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno denunciato a piede libero tre persone con l’accusa di lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi: i tre sarebbero coinvolti nel ferimento ad una gamba, con un colpo di arma da fuoco, di un 39enne avvenuto il pomeriggio dello scorso 31 ottobre nella rotatoria davanti al centro commerciale “Le Zagare”.
Si tratta di un persona di 50 anni ritenuta vicina al clan Santapaola-Ercolano, di suo figlio di 22 anni e un 26enne, quest’ultimi due entrambi incensurati. Il movente della sparatoria sarebbe da ricondurre a un dissidio di natura privata, probabilmente riconducibile all’attività lavorativa della vittima, che è stata sottoposta a intervento chirurgico al Policlinico per l’estrazione del proiettile.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Gravina di Catania e del nucleo investigativo del comando provinciale sono state coordinate dalla Procura del capoluogo etneo e si sono avvalse anche della visione di video di telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di ricostruire la vicenda. La vittima avrebbe incontrato i tre uomini per un appuntamento tra loro. Dopo un breve scambio di battute, il 39enne sarebbe stato colpito con pugni e una mazza da baseball.
Poi uno dei tre, verosimilmente il 26enne secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero sparato due colpi d’arma da fuoco, colpendolo una sola volta alla gamba. I tre sarebbero poi subiti fuggiti in direzioni diverse: due a bordo di una Smart, risultata presa a noleggio, e il terzo su uno scooter. La stessa sera della sparatoria i carabinieri hanno bloccato il 50enne, mentre era bordo di un’auto, e il suo figlio, di 22 anni, che era invece a casa. I due sono stati portati nella sede del comando provinciale di Catania dove sono stati sottoposti all’accertamento della presenza di polveri da sparo sugli indumenti. Il terzo indagato, di 26 anni, si è presentato spontaneamente nel tardo pomeriggio di ieri alla compagnia dei carabinieri di Gravina di Catania.