Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd e deputato nazionale, critica Fabio Fatuzzo per la sua posizione di “controllore e controllato. E’ l’insolita duplice posizione in cui si ritrova l’ex parlamentare Fabio Fatuzzo da ottobre 2019 presidente di Sidra, la società che gestisce il servizio idrico della città di Catania. E contestualmente nominato, lo scorso agosto dal governo Meloni, al vertice della struttura commissariale per la depurazione delle acque in Sicilia”.
Barbagallo ha depositato, a tal proposito, una interrogazione rivolta al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Fatuzzo è commissario straordinario unico per la Depurazione, struttura chiamata a realizzare gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane negli agglomerati idrici oggetto di infrazione comunitaria.
“Fatuzzo – dice Barbagallo – aveva dichiarato che non avrebbe lasciato subito il vertice di Sidra poiché doveva ultimare alcuni adempimenti tra cui il bilancio 2022. Chiediamo al ministro di verificare se vi siano condizioni di incompatibilità tra le due cariche oltre ad un evidente ed innegabile conflitto di interesse e quando si provvederà a nominare i nuovi vertici di Sidra”. Barbagallo ha evidenziato che “il nostro Paese paga sanzioni all’Europa per le sue inadempienze in campo fognario e depurativo, un costo innanzitutto ambientale, che impatta sulla vita e sull’economia di tanti territori, prevalentemente dislocati in Sicilia, Calabria e Campania. C’è una situazione di antipatica impasse – conclude Barbagallo – ma nel frattempo Sidra, società partecipata al 100% dal Comune di Catania, da quanto si apprende, nel 2023 ha speso oltre 200 mila euro soltanto tra consulenze esterne e patrocini legali”.
