Catania, sgominata dalla Polizia la banda dei 9 specializzata in rapine brutali: il capo era un 63enne

Catania, sgominata dalla Polizia la banda dei 9 specializzata in rapine brutali: il capo era un 63enne

Era una banda ben organizzata, composta da nove persone, quella che negli ultimi tre mesi del 2022 terrorizzo’ i commercianti nel territorio di Catania e che è stata sgominata dall’operazione di polizia `Catena spezzata”.

A capo di essa c’erano, secondo una struttura piramidale, Antonino Patane´ (63 anni), nel ruolo di capo, Mario Cavallaro (49 anni) e Sebastiano Cosentino (26 anni).

Sono stati loro, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra mobile di Catania, a organizzare e mettere in atto una serie di rapine a mano armata e caratterizzate da brutalità e violenze. Inchiodati dalle riprese delle videocamere di sorveglianza, i rapinatori si fecero conoscere subito per un’incursione in un ufficio postale del capoluogo etneo, dove un uomo armato di coltello minaccia dipendenti e clienti e apre la strada all’ingresso di un complice. Non era un episodio isolato, ma parte di quello che gli investigatori definiscono «un più ampio e articolato programma delittuoso».

L’organizzazione, così come emerso a seguito delle indagini, disponeva di armi, di autovetture provento di furto, impiegate per l’attuazione delle rapine e di basi logistiche per gli incontri tra i componenti e per la pianificazione di altre attività illecite. Oltre a Cavallaro, Patane’ e Cosentino, della banda facevano parte come ideatori dei `colpi´ Antonio Impellizzeri, Domenico Giuffrida (arrestati in flagranza già nel dicembre del 2022 con Cavallaro) e Alfio Paradiso.

Secondo gli investigatori i basisti erano Sebastiano Caudullo, Maurizio Pappalardo e Orazio Belissima, questi ultimi due dipendenti di una ditta in cui si sarebbe dovuta compiere una rapina: i due avrebbero fornito «ai sodali ogni informazione necessaria ed indispensabili per compiere il delitto, come solo poteva fare chi lavorava all’interno della sede della ditta».

Sette degli indagati sono in carcere, due agli arresti domiciliari. Tra gli illeciti riscontrati vi è stato anche lo spaccio al minuto di droga del tipo marijuana e, significativamente , nel corso delle investigazioni, sono stati sequestrati 400 grammi circa di detta sostanza stupefacente.

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