Viaggiava a bordo di un autobus di linea di trasporto urbano sprovvisto del biglietto.
Sorpreso senza il previsto titolo di viaggio, il ragazzo, un 20enne reggiano, ha fornito al controllore i dati anagrafici di una sua vecchia amica adottando però una cautela ovvero dichiarando il nome della ragazza al maschile. Per questi motivi con l’accusa di sostituzione di persona i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, a conclusione delle indagini condotte, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 20enne residente a Reggio Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
Secondo quanto ricostruito da carabinieri di Campagnola Emilia che hanno condotto le indagini, la vittima, una 20enne, il 24 agosto scorso, si è presentata presso gli Uffici della locale caserma, per sporgere formale denuncia contro ignoti. La 20enne ha raccontato ai militari di avere ricevuto l’ordinanza di ingiunzione dalla società di trasporto urbano per il pagamento dell’importo di 281,50 euro relativo a una contravvenzione che sarebbe stata a lei elevata un anno prima, in quanto avrebbe viaggiato sui mezzi aziendali della Società senza regolare titolo di viaggio. Di contro, la vittima non aveva mai viaggiato senza titolo di viaggio. ha richiesto quindi copia del verbale di contravvenzione nella cui circostanza ha appurato che a suo carico era stato elevato anche un secondo verbale. Quindi, formalizzata la denuncia, i militari avviavano approfondite indagini. Dopo aver visionato i verbali è emerso che, nelle due occasioni, la persona sanzionata aveva declinato ai controllori della linea di trasporto urbano le precise generalità della vittima, ma dando il nome di battesimo al maschile, poi veniva rilevata la non corrispondenza delle fotografie del trasgressore (individuo di sesso maschile) effettuate dai controllori, nelle due occasioni, con quelle della vittima.
Al fine di accertare l’identità del reale trasgressore, i militari provvedevano a porre in visione alla vittima le fotografie scattate al trasgressore nelle due occasioni in cui era stato sanzionato. La vittima riconosceva senza ombra di dubbio il giovane, che era un compagno di scuola con cui fino all’anno precedente frequentava lo stesso istituto e con cui aveva avuto una breve relazione sentimentale. A conclusione delle indagini svolte, i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno quindi acquisito a carico del 20enne, elementi circa la sua presunta responsabilità in ordine ai reati contestati circostanza per cui il giovane veniva denunciato alla Procura reggiana in relazione al citato riferimento normativo violato.