“Noi siamo molto fatalisti.Per noi e’ Dio che dirige le opere. Preoccuparsi sì ma sino ad un certo punto perché è lui che decide per noi”.
Lo afferma Baruch Triolo, segretario della comunità ebraica di Catania che in merito alla grave crisi israelo-palestinese rivolge il suo pensiero ai “bambini, certamente sconvolti” da quanto sta accadendo.
“Sentire una sirena e poi le bombe- evidenzia ai microfoni della Tgr regionale- non credo sia il modo migliore per una crescita serena”. Triolo, avvocato, ricorda infine “un collega dello studio insieme ad altre persone si trovano nella zona del mar Morto, erano a sud sino a qualche giorno fa, li hanno spostati e contano di tornare il prima possibile”. Anche la comunità ebraica etnea ‘vive’ sotto sorveglianza per il pericolo di attacchi.