Una vera e propria ‘via della droga’, dove convivevano contemporaneamente, senza alcuna concorrenza sleale quattro piazze di spaccio con altrettanti gruppi criminali di riferimento tutti collegati al clan Santapaola-Ercolano.
Uno `spaccio aziendale´ nel quartiere di San Giovanni Galermo organizzato con turni che coprivano il quartiere h24 secondo una filiera organizzata dall’approvvigionamento allo stoccaggio e allo spaccio al dettaglio che consentiva introiti per 90 milioni di euro in un anno. È quanto emerge dalle indagini che hanno azzerato piazze di spaccio a Catania svolte dai carabinieri del Comando provinciale,. Con l’operazione `Malerba” sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dai Gip dei tribunali ordinario e per i minorenni nei confronti di 46 indagati, comprese cinque minorenni all’epoca dei fatti, due dei quali sono attualmente, per reati attinenti agli stupefacenti, collocati in comunità e tre in un carcere minorile.
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso. Quarantadue le persone arrestate. Tre sono risultate all’estero, una è irreperibile. L’operazione è stata illustrata stamane nel Comando provinciale dei carabinieri.
Gli investigatori hanno accertato come «Cosa nostra catanese, nonostante le continue operazioni di polizia sul territorio, sfruttando la peculiare morfologia dell’area, caratterizzata da complessi edilizi chiusi non facilmente permeabili dalle forze di polizia come la via Capopassero, continua a controllare i territorio e ad imporre ai singoli sodalizi criminali regole, prezzo e quantitativo di droga da berciare, creando un vero e proprio sistema di controllo del mercato».
Un avviso di conclusione indagini è stato inoltre notificato ad altre 20 persone nei confronti delle quali, pur essendo stata riconosciuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, non son state emesse misure cautelari per somali per assenza di esigenze cautelari. Durante le indagini, dal marzo 2021 all’aprile del 2022 sono state sequestrate due pistole, munizioni ed è stato scoperto un nascondiglio con 108 dosi di droga, 60 di cocaina e 48 di marijuana. Secondo quanto accertatolo spaccio avveniva all’altezza di 4 numeri civici da parte di piazze particolarmente attive. Ogni piazza di spaccio aveva un organizzatore e ognuno aveva compiti specifici.
Al vertice dell’associazione criminale, con il ruolo di supervisore e coordinatore di molte piazze di spaccio, vi sarebbe Antonino Raimondo, considerato responsabile della fornitura in modo esclusivo e continuativo della droga per conto del gruppo Nizza, inserito nella famiglia mafiosa Santapaola Ercolano. I pusher, prevalentemente due, si rifornivano dalla zona di Napoli con viaggi a cadenza mensile o bisettimanale ed accompagnati da ragazze per non destare sospetti.