Non si placa la polemica politica sul caso Apostolico. Dopo il video esclusivo di LaPresse girato alla manifestazione di Catania del 2018 in cui si vede la giudice Iolanda Apostolico rivolgersi alla polizia in assetto anti-sommossa con il braccio alzato, mentre un uomo dice agli agenti che «è stato fatto un atto infame, avete pestato quattro ragazzi», spunta un altro filmato sui social della Lega.
Il teatro è sempre il corteo organizzato sul molo della città etnea cinque anni fa contro lo stop allo sbarco della nave Diciotti. Mentre la folla canta in coro «Siamo tutti antifascisti», si nota la magistrata insieme al compagno battere le mani a ritmo. «Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia», si legge nel post. Il Carroccio su Facebook riporta anche questa frase del giudice Rosario Livatino: «Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili».
Il dibattito è acceso. Dal Carroccio arriva una serie di commenti in cui torna la richiesta di «dimissioni» per la giudice. «Guardando il terzo video della Apostolico non troviamo nessun elemento di imparzialità, compostezza e terzietà che sono invece alla base del lavoro di ogni magistrato. Di quasi tutti i magistrati. Non però della Apostolico che deve dimettersi», commenta fra gli altri il vicesegretario Andrea Crippa. E anche Fratelli d’Italia è in pressing. Il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, non le manda a dire: «Lascia basiti l’atteggiamento delle opposizioni e della stessa Anm, che nel tentativo di difendere l’ormai indifendibile Apostolico chiede come siano stati acquisiti» i video, «tacendo sul vero tema e cioè la presenza a quella manifestazione dichiaratamente antigovernativa dove agenti di polizia sono stati gravemente insultati. Dinanzi a tutto ciò, la dottoressa Apostolico dovrebbe trarre quelle conclusioni che proprio per il suo ruolo di giudice le dovrebbe consentire di individuare rapidamente». E il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, chiudendo la kermesse di Brucoli (Siracusa) rincara la dose: «Siamo impegnati nella direzione di una giustizia giusta. In questi giorni di apostoli o Apostolico, di coloro che urlano `maiali´ e `assassini´ ai poliziotti, noi diciamo che stiamo dalla parte dei poliziotti. Contro quegli Apostolico che invece li vogliono denigrare». Dal canto suo, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (FI), auspica «l’urgenza della sua rimozione dall’ordine giudiziario». E ancora: «Altro che ispezioni, altro che cavilli del Csm. La Apostolico va trasferita nell’amministrazione civile dello Stato a mettere i timbri in qualche ufficio dove non possa confondere funzioni elevatissime con un’appartenenza politica ostentata».
Di tutt’altro avviso, invece, il presidente del M5S, Giuseppe Conte. «Io credo che la politica – sottolinea – non debba entrare a perseguire un singolo magistrato. Adesso c’è questa ricerca dei video. Noi abbiamo chiesto come sono capitati nelle mani del ministro delle Infrastrutture. È bene che chiarisca che cosa c’è dietro». E poi l’ex premier affonda il colpo: «Un magistrato, ma lo dico in generale, deve essere e anche apparire imparziale, ma non consentiremo mai a questa maggioranza di approfittare di singole circostanze ed episodi per perseguire un disegno volto a mettere il bavaglio alla magistratura», che «un ordine indipendente e assolutamente autonomo».