A distanza di un anno dalle elezioni regionali in Sicilia persistendo ancora alcune situazioni in sospeso che non lasciamo tranquille le dirette interessata.
Stiamo parlando di un seggio all’ARS che resta ancora in bilico.
Un “giallo” tutto interno al Movimento 5 stelle tra due donne da un lato l’attuale deputata Martina Ardizzone e dall’altra la ex consigliera comunale di Catania Lidia Adorno. Alle ultime regionali nella provincia di Catania aveva guadagnato un seggio la pentastellata di Paternò Martina Ardizzone alla quale con 1849 voti le era scattato la possibilità di sedere all’Assemblea Regionale Siciliana; alle spalle della Ardizzone era giunta Lidia Adorno con 1841. Quest’ultima aveva fatto ricorso al TAR chiedendo l’accesso agli atti dei 58 comuni della provincia di Catania.
Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva dato ragione a Martina Ardizzone confermando la legittimità dell’elezione della deputata paternese. Lida Adorno ha deciso di fare ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa, chiedendo un riconteggio; nominato a tal proposito un verificatore il quale dovrà esaminare l’esito dello scrutino nei 58 comuni etnei: si attende l’esito definitivo per poter archiviare una volta per tutte la questione.
Lidia Adorno sulla propria pagina “Facebook” ha sottolineato che si tratta solo di fare “rispettare la volontà degli elettori” specificando che ci sarebbe stato “troppo caos durante lo spoglio elettorale”. Da parte sua Martina Ardizzone si è limitata dire che “la magistratura farà il suo lavoro e che una parte di questa lo ha già fatto, rigettando, in tutte le parti, il ricorso. Il Cga si sta muovendo come ha ritenuto di muoversi il Tar, facendo le verifiche. Ma intanto non posso permettermi di fermarmi dal mio dovere da parlamentare”.