A Bronte convocato in seduta straordinaria e aperta il Consiglio comunale per affrontare la problematica dell’ospedale.
Il presidente dell’assise civica Aldo Catania ha riunito l’assemblea giovedì 31 agosto, alle ore 19,30. A chiedere ufficialmente la convocazione della seduta è stata la Commissione consiliare sui Servizi sanitari presieduta dal consigliere Ernesto Di Francesco e composta da Giuseppe Ruffino, Vincenzo Sanfilippo, Samanta Longhitano, Giancarlo Luca e Nunzio Saitta.
“Nell’ultimo periodo – si legge nella richiesta sottoscritta dai consiglieri – nonostante gli impegni e gli appelli degli amministratori, l’ospedale soffre di una cronica carenza di personale che irrimediabilmente compromette la qualità dei servizi offerti all’utenza, preoccupando non poco i cittadini che, accorgendosi della ripetuta violazione del diritto garantito dalla Costituzione di avere tutelata la propria salute, riunitisi in associazione, hanno promosso anche una petizione popolare per chiedere il potenziamento dei servizi, Affrontare l’argomento nella sede istituzionale di massima rappresentanza della città, attraverso un Consiglio comunale straordinario ed aperto che permetta ad illustri personalità dr relazionare o unirsi alle nostre richieste, sarà utile per ribadire l’obbligo da parte di qualsiasi Governo di garantire al nostro Territorio, montano e lontano dai grandi centri, sede dei più importanti ospedali, il naturale diritto alla Salute”.
Il presidente Aldo Catania ha evidenziato che si è di fronte a due sanità, “quella a servizio dei residenti dell’Area metropolitana e quella a servizio di aree marginali. Esiste poi la Sanità del sud e quella del nord, dove abbiamo letto sui giornali che vi sono così tante risorse da potersi permettere anche di assumere medici siciliani, e quella del sud dove i medici mancano. In uno Stato di diritto tutto ciò non è accettabile. I Governi dovranno ascoltarci”. Da tempo il territorio del versante nord dell’Etna e quello meridionale dei Nebrodi lamentano la depauperazione dei servizi dell’ospedale di Bronte, costretto ad operare con una cronica quanto gigantesca carenza di medici ed infermieri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata la recente sospensione delle attività nel punto nascita sempre per carenza di medici. L’Asp ha sempre affermato che è stata “forzata” dal fatto che alcuni medici hanno vinto il concorso per operare in altre aziende sanitarie.