«L’immediato allontanamento da questo istituto dei detenuti» coinvolti nello stupro del 7 luglio a Palermo è stato chiesto con una nota dalla direzione del carcere di Pagliarelli al Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La ragione è che i sei arrestati fra il 3 il 18 agosto non sono bene accetti dagli altri detenuti, anche se stanno in sezioni dove vi sono persone accusate degli stessi reati: la permanenza in isolamento non garantisce comunque chi avrebbe abusato, in gruppo, di una diciannovenne. La loro presenza dunque «è destabilizzante per l’ordine e la sicurezza».
E questo perché, pur nelle sezioni protette, dove hanno il divieto d’incontro, c’è la necessità di garantire l’isolamento di ben sei persone. Cosa non facile.
Da qui la richiesta di «valutare» l’allontanamento di Elio Arnao, Christian Barone, Gabriele Di Trapani, Angelo Flores, Samuele La Grassa e Christian Maronia.
Riaprire il riformatori e se non si correggono, rimangono chiusi in carcere con la palla al piede all’infinito