«In caso di overbooking le compagnie sono tenute a risarcire in base alla distanza chilometrica del volo. Si va da 250 euro a 600 euro. Inoltre la compagnia può offrire un altro volo al passeggero, che può accettare o meno a fronte di una riduzione del rimborso previsto. Mentre, se la compagnia ci offre buoni viaggio e simili, il passeggero può rifiutare queste soluzioni».
Lo afferma in una nota il segretario regionale dell’Associazione Codici Manfredi Zammataro dopo che all’associazione sono giunte diverse segnalazioni di passeggeri vittime dell’overbooking, l’emissione di più biglietti rispetto ai posti disponibili.
«Specie nel periodo estivo e specie in un momento così difficile per i trasporti aerei in Sicilia – dice Zammataro – essere vittime di overbooking è qualcosa di estremamente disagevole per i passeggeri. Abbiamo ricevuto delle segnalazioni che stiamo approfondendo: la legge tutela i passeggeri. In primis c’è un regolamento europeo che assicura compensazioni economiche previste anche dalla Carta dei Diritti del Passeggero». «Oltre al rimborso – continua Zammataro – la compagnia deve restituire il costo del biglietto a prezzo pieno. Qualora il passeggero scegliesse di prendere un altro volo la compagnia dovrà rimborsare le spese sostenute, ad esempio relative ai pasti, e nel caso il volo dovesse partire la giornata successiva, si dovranno rimborsare anche le spese del pernottamento».
«Il consiglio – conclude Zammataro – è sempre quello di recarsi con anticipo in aeroporto e, in caso di overbooking, farsi rilasciare una attestazione dell’accaduto dalla compagnia aerea. I cittadini hanno diritti da far valere e siamo a disposizione con i nostri canali per assistere i passeggeri e aiutarli ad ottenere i risarcimenti previsti. Per contatti: [email protected]».