“Ormai è evidente che ci sia stata una mancata programmazione e che siano state carenti le verifiche sui programmi infrastrutturali, annunciati e mai realizzati. Il danno al sistema produttivo di Catania e della Sicilia orientale è grave, sia per l’impatto immediato, e non solo sul campo turistico nel pieno della stagione, sia per quello reputazionale, che rischia di perdurare nel tempo. E’ passata una settimana e ancora non
è chiaro quando ritorneremo alla cosiddetta normalità. Né sappiamo cosa si intenda fare per recuperare i ritardi nel programmare lo sviluppo di un aeroporto ormai sovraccarico. Comprendo le proteste della associazioni di impresa e dei sindacati e anche il grande senso di responsabilità e di servizio del nuovo sindaco, Enrico Trantino. In una città che potrebbe diventare un polo di sviluppo nazionale ed europeo, questa situazione non e’ tollerabile”.
E’ quanto ha dichiarato, in merito all’aeroporto di Catania, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in merito alle sollecitazioni pervenute dalle associazioni di imprese e dei sindacati sulle gravi conseguenze per il sistema produttivo dell’isola, di cui “ho gia’ interessato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, con delega al trasporto aereo, “con cui – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo – mi sono sentito sin dalle prime ore dopo l’incidente. In tal senso solleciterò precise spiegazioni a Sac ed Enac, per quanto di loro competenza”.