L’unità di crisi dell’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro di Catania, attivata ieri pomeriggio a seguito della comunicazione di E-Distribuzione della drastica riduzione della fornitura di energia elettrica, si è riunita questa mattina per fare il punto sulle misure messe in atto e per pianificare la gestione dei prossimi giorni, qualora la situazione non rientrasse nella normalità.
Al fine di limitare i consumi entro la soglia del 50% imposta dal distributore, già da ieri è stata rimodulata l’attività ospedaliera ordinaria, garantendo quella in emergenza-urgenza e le terapie intensive, e si è reso necessario spegnere per diverse ore i gruppi di refrigerazione particolarmente energivori. Inoltre la Direzione Strategica ha stabilito anche di riprogrammare l’attività ambulatoriale, cercando di assicurare comunque il rispetto dei tempi di attesa, fino a mercoledì 26 luglio; fino alla stessa data, e a partire da lunedì 24, è stata data disposizione ai Dirigenti Amministrativi di ridurre le presenze negli uffici, limitandole alla conduzione delle attività indispensabili, con prioritario smaltimento delle ferie residue.
Nella riunione di oggi è stato attuato un piano di approvvigionamento straordinario di carburante che alimenti i gruppi ausiliari, in modo da avere certezza della continuità della fornitura, a garanzia non soltanto delle attività ospedaliere in emergenza ma anche del corretto funzionamento dei frigoriferi di alcune aree sensibili. Sono stati inoltre acquisiti altri due gruppi elettrogeni, a supporto di quelli già in dotazione.La situazione di emergenza è costantemente monitorata dalla Direzione Strategica. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario dell’azienda sanitaria Cannizzaro, ne ha dato aggiornamento alla Protezione Civile e alla Prefettura e mantiene il contatto con E-Distribuzione, con l’obiettivo di ripristinare prima possibile le attività e le condizioni ordinarie nelle aree coinvolte. Anche al Garibaldi –Nesima si stano registrando problemi derivanti dai black-out che hanno colpito Catania. Attivati anche in questo caso i sistemi ausiliari. Garantite le emergenze, ma rimandate alcune attività programmate.“
A causa di specifici lavori di manutenzione – si legge in un comunicato dell’Arnas Garibaldi – l’erogazione di energia elettrica da parte di Enel verso l’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania da circa 36 ore è stata sensibilmente ridotta. Per sopperire al fabbisogno giornaliero, l’Arnas Garibaldi ha attivato con immediatezza le riserve interne e compensato parzialmente il deficit attraverso l’utilizzo di appositi gruppi elettrogeni. Ciò nonostante la direzione sanitaria dell’Azienda è stata costretta a rimandare parte delle attività programmate ponendo quale priorità l’erogazione in sicurezza delle prestazioni in emergenza ed urgenza. Vista la delicata situazione e la eventuale possibilità che siffatta situazione possa protrarsi ancora, il Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, ha convocato l’Unità di Crisi dell’Azienda e, al contempo, informato della situazione la Protezione Civile, la Prefettura di Catania e il Sindaco della città”.