A Ortigia proiezione speciale per ‘Stranizza d’Amuri’: esordio alla regia per Beppe Fiorello

A Ortigia proiezione speciale per ‘Stranizza d’Amuri’: esordio alla regia per Beppe Fiorello

«Non volevo firmare un film di denuncia ma ho cercato di costruire dei personaggi con le loro fragilità e le loro debolezze. Volevo raccontare una storia con il massimo della semplicità e volevo raccontare l’innamoramento facendo un film delicato. Non pensavo di fare un film politico – ha sottolineato – ma mi è stato detto che invece era un film estremamente politico».

Lo ha detto Giuseppe Fiorello, in apertura della XV edizione di Ortigia Film Festival, diretto da Lisa Romano e Paola Poli, per la proiezione speciale di «Stranizza d’Amuri» e per ricevere il premio Off XV.

L’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello è un film dedicato a Giorgio e Antonio, le vittime del delitto di Giarre avvenuto nel 1980 in provincia di Catania. «Mi sono ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto – ha spiegato il regista – che mi aveva profondamente colpito. La mia urgenza era raccontare questa storia e ho cercato di trovare gli attori giusti per il ruolo giusto. Avevo sempre promesso a me stesso e a quei due ragazzi che avrei raccontato la loro storia, a modo mio con la mia visione e ispirandomi liberamente a quei fatti. Questa è stata la mia urgenza».

«Era il 2005 – ha aggiunto Giuseppe Fiorello – e leggendo un articolo di Repubblica che descriveva quel delitto in modo perfetto, provai un dispiacere fortissimo e compresi lo stato di abbandono di quei due ragazzini che si amavano e dissi a me stesso che li avrei raccontati. Mi auguro che il cinema possa farli vivere di nuovo. Erano stati abbandonati da tutti e ho cercato in tutti i modi di non farli morire e di farli volare via in un viaggio tutto loro».

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