Macabro ritrovamento a Bassano del Grappa, nel Vicentino, dove i carabinieri – mentre erano impegnati in una operazione antidroga – hanno trovato un feto di sei mesi conservato in un contenitore in vetro con del liquido chimico, probabilmente formaldeide.
Nessuna ipotesi è esclusa, nemmeno quella dei riti satanici. Una possibilità, questa, ritenuta «verosimile» dagli esperti, poiché «nella storia dell’occultismo i feti vengono utilizzati per questo». Lo spiega la criminologa Beatrice Ugolini, laureata in Filosofia con una tesi sulla stregoneria e la demonologia. «Il feto – nel satanismo – ha un potenziale occulto molto forte e poi c’è la componente della `sfida a Dio´, la blasfemia. La profanazione della creatura che è più cara a Dio». «In Italia si fanno riti satanici», assicura la criminologa che però ricorda che il satanismo in sé non è un crimine. «Chi vuole può adorare il diavolo perché la Costituzione garantisce a tutti la libertà di culto». Ma se per praticare il mio culto «sacrifico un animale, ad esempio, commetto un reato».
Difficile tracciare un identikit del «satanismo acido». I riti satanici «sono un fenomeno `di deriva´ e possono avere radici e motivazioni diverse – ma sempre complesse – che possono avere comuni denominatori, soprattutto quando coinvolgono i più giovani. In questo caso, la base comune può essere un disagio esistenziale magari connesso all’adolescenza, problemi legati alle dinamiche familiari o il desiderio di `protesta´», spiega Massimo Cotroneo, commissario capo tecnico psicologo della squadra anti-setta della Polizia di Stato. «In più – avverte – i social network possono facilitare, in alcuni casi, i fenomeni di aggregazione di questi soggetti con tendenze comuni. Ma, al netto di questo, non direi che in Italia esista un `allarme sette sataniche´, trattandosi di un fenomeno marginale di cui si parla quando accadono fatti particolari che implicano un reato, come in questo caso». «Un fenomeno – spiega – di cui è praticamente impossibile dare i numeri poiché è sotterraneo ma che, in base ai fatti di cronaca, sembra non avere una particolare connotazione geografica. Può avvenire ovunque, da Nord a Sud Italia».
Pur non essendoci un «allarme», si può comunque dire «che il fenomeno è stato esasperato dalla pandemia Covid che è stata per tutti un momento destabilizzante che, in alcuni casi, può aver trovato terreno fertile nel malessere psicologico rendendo l’individuo, soprattutto se giovane, più vulnerabile ed esposto».
Padre Antonio Bottino, esorcista della diocesi di Cosenza Bisignano, non ha dubbi. Viviamo in un periodo storico in cui «ci siamo allontanati da Dio». Ci sono «richieste continue di esorcismi, in aumento negli ultimi anni», spiega l’esorcista che invita a fare attenzione anche all’ingenuità perché «a volte persone che si avvicinano, sembrano amici e invece dietro c’è il diavolo».