Ancora un morto sul lavoro in Sicilia: un operaio edile ha perso la vita ieri mentre stava realizzando un solaio di una palazzina in via Famiglia Santagati a Misterbianco in provincia di Catania.
Angelo Leo, 56 anni, è precipitato da un’altezza di oltre tre metri. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 chiamati dai colleghi della vittima, ma non c’è stato nulla da fare: l’operaio è morto per le gravi lesioni riportate. Sul posto i carabinieri della tenenza di Misterbianco e i tecnici dello Spresal sono stati incaricati dalla procura etnea di ricostruire la dinamica della tragedia e accertare se la vittima indossasse tutti i dispositivi di sicurezza personale previsti dalla normativa.
«Nulla e nessuno restituiranno alla famiglia l’operaio edile morto a Misterbianco. Una risposta, però, è dovuta: in quel cantiere, come in altri, era mai stato controllato il rispetto delle norme di sicurezza? O ancora una volta bisognerà accontentarsi di lacrimucce e cinici silenzi delle istituzioni politiche sulle carenze di organico negli Ispettorati del Lavoro a Catania e in Sicilia?»
Lo dicono Enza Meli e Nino Potenza, segretari generali di Uil e Feneal Uil Catania, commentando «con rabbia e dolore» la notizia dell’incidente mortale a Misterbianco che è costato la vita a un lavoratore cinquantaseienne. «Siamo accanto ai familiari della vittima – aggiungono gli esponenti sindacali – nella disperata richiesta di verità e giustizia, per questo offriamo loro assistenza legale e sindacale. Come sempre, intanto, esprimiamo piena fiducia in magistratura e forze dell’ordine perché facciano adesso luce sull’accaduto, mentre siamo costretti ancora una volta a denunciare la strage silenziosa che in carenza di prevenzione si consuma quotidianamente nei cantieri, nei terreni agricoli, nelle fabbriche».