Le associazioni di ‘Paternó c’è!’ inaugurano l’albero ‘Falcone-Borsellino’: piantato nel 2016

Le associazioni di ‘Paternó c’è!’ inaugurano l’albero ‘Falcone-Borsellino’: piantato nel 2016

Anche Paternò ha un albero dedicato alle vittime della mafia.

Svelata e inaugurata in Piazza Vittorio Veneto la targa dell’albero “Falcone-Borsellino”.

Le avverse condizioni meteo non avevano permesso lo scorso 23 maggio al coordinamento dell’associazione “Paternò c’è!” di dare vita all’evento.

L’albero era stato piantato il 23 maggio 2016 dalle associazioni paternesi assieme a Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo.

I volontari di diverse associazioni (Carmelo Caruso Cordinatore “Paternò c’è!”, Agesci Paternò, Apas Paternò, Vivisimeto, Mamme in Comune, Musica&Movimento, Pronto Soccorso Neuropsicologico Paternò, Associazione socio-culturale “S. Biagio”) insieme con gli scout hanno realizzato la struttura che funge da supporto alla targa commemorativa. Allo svelamento della targa erano presenti le istituzioni civili e militari della città, una rappresentanza delle associazioni e diversi cittadini che, nonostante la pioggia hanno voluto essere presenti per onorare la memoria di chi si è sacrificato per una società più giusta e libera.

“Il 23 maggio del 2016, in occasione della piantumazione dell’albero, Salvatore Borsellino ci regalò – dicono i volontari in un comunicato stampa- una testimonianza sul fratello che ci è rimasta impressa. Ci disse che: “a Paolo, Palermo non piaceva, ma l’amava, per questo è rimasto per cambiarla. Perché per vincere la mafia non basta il coraggio, ci vuole l’amore” . Allo stesso modo ci sembra importante ricordare a tutti i nostri concittadini quanto sia importante non smettere di amare la nostra città- si legge nella nota stampa- anche se spesso non ci piace perché piena di difetti e di cose che non vanno: impegnarci quotidianamente per renderla più bella e migliore, come ci piacerebbe che fosse, semplicemente con le nostre azioni quotidiane, con le nostre scelte, con la nostra cura del Bene Comune, quale può essere, ad esempio, un albero o una piazza. Impegnarci per rendere la memoria operante, viva e foriera di frutti per il presente e per il futuro, raccogliendo il testimone che Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri ci hanno consegnato”.

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