La Protezione Civile siciliana lancia l’Allerta Rossa e comunica lo stato attuale del vulcano Etna:
F2 – Altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.
Il capo della protezione civile regionale, ing. Salvo Cocina, ha invitato i Comuni ad attivare i CoC (centri operativi comunali), le proprie strutture e il volontariato nonché le misure previste nel Piano di Protezione civile.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato dalle ore 12.10 un repentino incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico portandosi su valori alti dove tuttora permane. Le localizzazioni del centroide delle sorgenti sono nell’area del cratere di sud-est ad una quota di 2.7 km sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa, tuttavia il numero degli eventi potrebbe essere sottostimato a causa del forte vento. A causa della copertura nuvolosa che insiste nella zona sommitale del vulcano non è possibile effettuare osservazioni vulcanologiche tramite la rete di video sorveglianza. Vista la ridotta visibilità, infatti, non è facile comprendere pienamente che tipo di attività sia in corso.
La simulazione dell’eventuale dispersione di cenere vulcanica indica una direzione verso est.
I segnali delle reti permanenti clinometrica e GNSS di controllo delle deformazioni non mostrano variazioni significative. Si segnala una modesta variazione del segnale di strain alla stazione DRUV. E in merito ai terremoto idelle scorse ore registratisi sul versante orientale dell’Etna Marco Neri, primo ricercatore Ingv di Catania ha specificato che la “sismicità di questa mattina presto è stata molto superficiale, praticamente al livello del mare, ed ha interessato le faglie del basso versante orientale ad est di Santa Venerina.
Il sisma ML2.0 delle 9:09 ha avuto epicentro in Valle del Bove ed è più profondo (5.1 km). Si tratta quindi di faglie diverse, che però potrebbero essere indotte a muoversi dalla risalita del magma nel condotto centrale del vulcano, come fa supporre la ripresa di emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est dei giorni scorsi. Tuttavia, è pur vero che le faglie del versante orientale etneo si possono muovere anche indipendentemente dall’attività vulcanica, rientrando tra quelle strutture tettoniche che deformano il fianco orientale dell’apparato facendolo muovere lentamente verso est, in direzione del bacino ionico”.