Vino, Pantelleria vuole la Docg per lo Zibibbo Naturale Passito Dolce: per elevarne il valore

Vino, Pantelleria vuole la Docg per lo Zibibbo Naturale Passito Dolce: per elevarne il valore

Si è conclusa a Pantelleria la tre giorni di incontri sul futuro vitivinicolo e agricolo dell’isola dal titolo “Zibibbo è Pantelleria“.

Oltre 30 gli interventi che si sono succeduti nei diversi momenti di confronto organizzati dal Comune. Un’iniziativa voluta dal sindaco Vincenzo Campo per promuovere i suoi prodotti e le bellezze della splendida isola vulcanica in provincia di Trapani, ma soprattutto per difendere lo Zibibbo, vite da sempre coltivata dai vignaioli panteschi.

Perché oggi il nome Zibibbo figura come vitigno o sinonimo di Moscato nell’etichetta della Doc Sicilia e Igt Terre Siciliane ma non nella Doc Pantelleria.

Tra le tante proposte, anche concrete, la più significativa è quella di costituire un tavolo unico aperto ai soli, singoli, rappresentanti degli attori aventi diritto alla Doc e sua tutela, per creare una Docg Pantelleria per il solo Zibibbo Naturale Passito Dolce, che comprenda l`intera e sola produzione della più antica zona dell’isola, cioè la zona Classica. Una Docg che serva a riconoscerne l’identità e ad elevarne il valore, una sola tipologia con una bottiglia e un’etichetta uniche in grado di rappresentare la storia e la tradizione ma anche garantire l’avvenire delle giovani generazioni. Ora spetta solo ai viticoltori e piccoli imbottigliatori panteschi: devono trovare un’unità di intenti e lavorare per la rinascita del vino locale.

Una sponda possono trovarla nell’associazione che si è costituita di amici (non panteschi) di quest’isola, ma anche in chi, durante questa tre giorni, si è offerto di fare una ricerca e sperimentazione di ceppi di zibibbo antico con piede franco, e chi di lavorare ad una zonazione innovativa. L’Amministrazione locale c’è: il sindaco Campo ha ricordato i 52 milioni di euro che arriveranno grazie ai fondi del Pnrr.

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