“La libertà di espressione non esiste più. La censura è un dato di fatto palese. Succede a Paternò dove il sindaco con una propria ordinanza ha deciso di oscurare i manifesti del Pd che ha promosso per domani un flash mob per regalare libri di storia a Ignazio La Russa. La motivazione addotta dal sindaco censore è che l’iniziativa è altamente lesiva e denigratoria del presidente del Senato, seconda carica dello Stato. Siamo in un regime: chi non si allinea viene oscurato”.
A tuonare contro il sindaco Naso è il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, la segretaria provinciale di Catania Maria Grazia Leone e Salvatore Leonardi, segretario del circolo di Paternò. La denuncia dei tre esponenti dem fa riferimento ai manifesti affissi in città in merito al flash mob del Partito Democratico in programma domenica alle 11:30 in piazza Umberto; “flash-mob dal titolo “La storia non si cambia, si studia! – porta un libro di storia da regalare ad Ignazio La Russa” dopo le recenti dichiarazioni revisionista dello stesso sui fatti di via Rasella- si legge in una nota del PD- I manifesti sono stati regolarmente affissi dall’ufficio Affissioni del Comune”.
Nelle scorse ore l’oscuramento dietro ordinanza disposta dal primo cittadino.
“Non bastava la goffa ma grave operazione di revisionismo storico – proseguono Barbagallo, Leone e Leonardi – portata avanti dal governo di centrodestra, adesso dobbiamo assistere anche alla censura. L’iniziativa del sindaco di Paternò Nino Naso che decide di oscurare i manifesti della nostra iniziativa sul 25 aprile per lesa maestà nei confronti di Ignazio La Russa ci dà la misura di quanto il centrodestra, a tutte le latitudini, non abbia mai fatto i conti con gli anni più bui della storia di questo Paese. Il fatto poi che il dono di un libro di storia venga considerata un’offesa è cosa tutta da ridere – si legge ancora nella nota stampa – ovviamente il flash-mob si svolgerà ugualmente e il Circolo di Paternò denuncerà il fatto al prefetto di Catania” Anthony Barbagallo presenterà interrogazione alla Camera.
L’ordinanza nr 22 del 20 aprile a firma del sindaco Naso ha infatti disposto in “via cautelativa di oscurare, con decorrenza immediata, i manifesti del Partito Democratico, affissi negli spazi pubblici, in quanto altamente lesivi e denigratori nei confronti del Presidente del Senato, nonché seconda carica dello Stato”.