Migranti, Lollobrigida dopo frase su ‘sostituzione etnica’: “Macchina del fango contro di me”

Migranti, Lollobrigida dopo frase su ‘sostituzione etnica’: “Macchina del fango contro di me”

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non crede di aver detto una cosa enorme: «Chi abbia voglia di farlo e non di creare il caos – spiega al «Corriere della Sera» -, puo’ ascoltare almeno la parte del mio intervento che riguardava l’immigrazione».

Il ministro ha parlato di sostituzione etnica, che per molti studiosi e’ un mito hitleriano e mussoliniano.

«Nelle mie parole non c’era alcun riferimento a visioni ben lontane dalla mia formazione». Ha detto di aver sbagliato per ignoranza ma e’ difficile credere che un ministro del suo calibro non sappia nulla del piano Kalergi: «Non credo sia corretto definirmi ignorante perche’ fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione». «Stavo parlando in positivo di immigrazione legale – continua Lollobrigida – il cui primo nemico e’ quella illegale. Un concetto chiaro, per dire che l’indirizzo del governo e’ prendere atto di un drammatico decremento della natalita’, che fa prevedere nei prossimi anni un abbattimento drammatico della nostra popolazione». L’Italia ha bisogno degli immigrati, lo dice anche il Def appena varato: «La mia locuzione voleva indicare un’alternativa. C’e’ chi pensa che, se facciamo meno figli, la strada sia avere un maggior numero di immigrati. A nostro avviso invece la prima scelta e’ costruire un sistema di welfare che crei le condizioni per chi vuole mettere al mondo i figli».

Il ministro ha pero’ evocato, magari involontariamente, la teoria del complotto mondiale cara alle destre xenofobe e neonaziste, a stragisti e negazionisti della Shoah: «Cerchiamo di capirci. Nella mia vita ho preso distanze siderali da chi immagina complotti internazionali, e altre follie di questa natura. E ricordo alcuni esempi clamorosi di sostituzione, perpetrati dal fascismo in Alto Adige, da Stalin con la russificazione dell’Ucraina o da Putin in alcune aree del Donbass». Il tema dell’invasione dei migranti e della sostituzione etnica degli italiani fu rilanciato anche da Meloni e Salvini, ma allora non erano al governo. «Se siamo italiani e pensiamo che i nostri valori debbano essere tutelati – osserva il ministro – dobbiamo difenderli, con la nascita di bambini cosi’ fortunati da venire al mondo in Italia. Senza ostacolare l’integrazione, ma senza cancellare la nostra cultura a vantaggio di altre. Si puo’ diventare italiani anche venendo qui, lavorando, apprezzando il nostro modello e giurando sulla Costituzione, pietra miliare che distingue i cittadini Italiani dal resto».

C’e’ chi nei suoi argomenti avverte echi razzisti del Ventennio: «Io in Aula ho detto che quando uno indossa la maglia della nazionale vedo solo l’azzurro e non il colore della pelle. Definire gli italiani per il colore della pelle e’ un errore e chi non capisce la differenza tra etnia e razza e’ un folle. Io rispetto la musica o i piatti etnici a prescindere dal colore della pelle di chi suona o cucina». Per la segretaria del Pd Elly Schlein si tratta di `parole disgustose da suprematista bianco´. «L’ultima volta che ho sentito parlare di suprematismo bianco – replica Lollobrigida – stavo guardando i Blues Brothers, uno dei miei film preferiti. E non ero dalla parte dei nazisti dell’Illinois. Non voglio nemmeno commentare insulti e aggressioni verbali. Ma ho dato mandato ai miei legali di querelare chi mi ha rivolto offese gravi, dandomi dell’hitleriano o paragonandomi a criminali nazisti», ha concluso il ministro dell’Agricoltura.

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