Ampia e intensa la partecipazione a Paternò alla prima assemblea della sezione Anpi, l’Associazione nazionale dei Partigiani d’Italia, che si è svolta ieri pomeriggio presso la Sala di Palazzo Alessi.
I lavori assembleari sono stati condotti dalla Presidente provinciale dell’ANPI di Catania, la prof.ssa Pina Palella, che ha ricordato l’importanza fondamentale di tramandare alle nuove generazioni una memoria collettiva della Resistenza partigiana e dei valori dell’antifascismo, che costituiscono oggi i valori fondanti della nostra democrazia e della Costituzione italiana. “La Resistenza italiana – ha dichiarato la Presidente Palella – rappresentò un grande esempio di impegno per i valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia ed è compito dell’ANPI trasferire questi valori alle future generazioni”
L’Assemblea ha poi proceduto all’elezione del Comitato Direttivo dell’Anpi e del nuovo Presidente, l’avv. Matilde Pino, che avranno il compito di guidare la sezione paternese nella promozione e la difesa dei valori democratici e dei diritti umani, nella lotta contro il razzismo e l’intolleranza, e nella solidarietà tra le persone e le comunità. E’ stata la stessa neo Presidente ad annunciare la scelta di intitolare la Sezione Anpi di Paternò ad un partigiano paternese, il prof. Carmelo Mio, deceduto nel 2006 e storico Presidente dell’Anpi di Paternò.
“I partigiani ci hanno insegnato che la lotta per la libertà e la giustizia è un impegno costante, che richiede coraggio, determinazione e solidarietà – ha dichiarato Matilde Pino – Ci hanno trasmesso un patrimonio di valori che dobbiamo difendere e promuovere, affinché la storia della Resistenza italiana possa continuare ad essere un esempio per le future generazioni. Per questo motivo è con grande onore che vogliamo ricordare il partigiano Mio, che per tanti anni ha rappresentato nella nostra città la memoria della Resistenza e dei valori della libertà e della difesa dei diritti fondamentali.”. In sala presente il figlio Nunzio, commosso, che ha aderito all’Anpi scegliendo di impegnarsi in prima linea all’interno Comitato Direttivo.
Un altro pseudo partito comunista per prendere soldi e sovvenzione dallo stato.