Presentato ieri a Palazzo Bianchi il programma delle manifestazioni pasquali di Adrano.
I riti s’iniziano con il Giovedì Santo, la tradizionale visita ai sepolcri caratterizzate dalla realizzazione di vere e proprie installazioni artistico-religiose in ogni chiesa della città, ispirate alle sacre scritture non sono semplici allestimenti religiosi ma strumenti di divulgazione di messaggi di pace sempre attuali.
Particolare cura viene dedicata al sepolcro del Cristo morto, la cui installazione è affidata a aaestri fioristi che realizzano ogni anno opere di elevatissimo pregio artistico.
La statua del Cristo alla colonna portata in processione è una pregiata manifattura del Seicento alla quale si legano tradizioni e leggende antichissime, dal dono dei capelli che adornano la statua rendendola ancora più realistica e suggestiva, al mistero del nodo che lega le mani del Cristo.
Nella giornata del Venerdì Santo la processione del Cristo morto crea un’atmosfera mistica e irreale, e ciò che affascina soprattutto è il mistero del silenzio, nonostante la piazza sia gremita di gente, migliaia di fedeli riuniti a rendere omaggio al corpo ormai inerme di Nostro Signore, al passaggio della vara grandi e piccini mantengono un profondo silenzio, e tutti rivivono con fervore lo stesso sentimento, come se accadesse per la prima volta.
La settimana Santa culmina nella Domenica di Pasqua, con le rappresentazioni della Diavolata e dell’Angelicata, scritte nel 1752, che rendono orgogliosi i cittadini adraniti, primo fra tutti il sindaco perché ogni anno si ripetono con la medesima maestria e arte, un testo ormai conosciuto che continua a destare stupore e passione in chi lo recita e in chi lo ascolta.
A conclusione dell’opera teatrale che si svolge all’aperto, l’incontro e la Pace tra il Risorto , l’Angelo e la Madonna, che suscita nei presenti immenso gaudio e commozione
Il sindaco di Adrano Fabio Mancuso ha invitato chi non lo avesse ancora fatto a recarsi ad Adrano nel periodo pasquale per partecipare ai riti della tradizione locale.