Arte a Palazzo dei Normanni, ‘Punctum’ di Omar Hassan: lo sguardo dell’arte in cammino

Arte a Palazzo dei Normanni, ‘Punctum’ di Omar Hassan: lo sguardo dell’arte in cammino

Nel cortile del Palazzo dei Normanni a Palermo c’è un’atmosfera magica, quelle delle grandi occasioni. Il cielo è terso, incorniciato dal ritmo regolare di volte e archi, di luci e ombre, come un cannocchiale verso il cielo stellato, verso il mistero astronomico della volta celeste. Una “notte stellata” incastonata tra le pietre antiche, che narrano le storie di questa terra di Sicilia, centro del mediterraneo, crocevia di costellazioni culturali.

Arte a Palazzo dei Normanni, ‘Punctum’ di Omar Hassan: lo sguardo dell’arte in camminoDentro questo palazzo, oggi sede del Parlamento Siciliano, il più antico al mondo, si celebra una nuova liturgia dell’arte, la mostra di Omar Hassan – Punctum – dedicata a un’artista che rappresenta, non solo la nostra modernità, ma la stessa idea fondativa dello “Stupor Mundi”, quel giovane Federico II, accompagnato nella sua avventura siciliana dalla madre Costanza d’Altavilla. Ad accogliere i discepoli dell’arte, nel giorno del vernissage, come fosse un atlante culturale variopinto e in continuo movimento, il Presidente dell’Assemblea Siciliana, Gaetano Galvagno e il Direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso. Un’accoglienza raffinata ed elegante, fatta di infinite sfumature, celebrata con una liturgia regale e sensuale, che ha sollecitato tutti i sensi dei partecipanti.

Omar Hassan, di padre egiziano e madre italiana, sintesi dell’idea stessa di integrazione e mediterraneità, espone quindi a Palermo, nei luoghi più intimi del palazzo dei Normanni, all’interno della Sala Duca di Montalto, nel Palazzo Reale.
PUNCTUM – inteso come segno che determinava, con le sue differenti forme, una particolare inflessione melodica nel testo cantato – è l’energia vitale dell’artista che rende unica ogni opera d’arte. Una mostra che esplora lo spazio interstiziale tra classicità e contemporaneità, connettendo passato e futuro. Un omaggio al “valore del singolo come parte di un insieme sereno e armonico”.
“Gli ambiti di espressione di Omar Hassan divengono veri e propri “temi” contraddistinti da sperimentalismo sul colore e sul gesto: il pugno nella serie Breaking Through, che lo ha reso celebre nel mondo come artista-boxeur, lo spray delle bombolette nelle serie Injections e Lights.
Il cammino artistico di Omar Hassan, 36 anni, è in continua evoluzione: dopo aver esposto a Miami e New York, passando per Londra, Berlino e Milano, approda a Palermo con PUNCTUM, con una mostra ideata e concepita con la Fondazione Federico II, che si terrà dal 24 marzo all’1 ottobre a Palazzo Reale”.

Arte a Palazzo dei Normanni, ‘Punctum’ di Omar Hassan: lo sguardo dell’arte in camminoPer Omar Hassan è necessario produrre “Azione Artistica”, come Fontana, Pollock e Manzoni, ma c’è dell’altro: il tentativo di ri-parcellizzare la forma, il colore e l’idea, come Seurat e Cezanne. Come una frantumazione dell’io, una scomposizione dell’esistenza. L’artista irrompe sulla tela, scarica tutte le energie sul piano pittorico, dall’esterno verso quel buco nero che è rappresentato dal fondo monocromatico della superficie. Siamo noi, le nostre vite, che precipitiamo senza una precisa logica compositiva, senza un progetto precostituito, sull’asfalto, sul cemento, finendo per diventare altro. Colpisce l’ossessione della scomposizione, passando velocemente di scala. Un tappo dipinto che diventa cellula, pixel, fino a costruire una nuova forma, una mappa di complessità, analogica e digitale allo stesso tempo. Le opere sono fatte di materia, tridimensionale, tattile e sinestetica.

Omar Hassan, gioca con la materia, esplora diverse tecniche, narra la morfogenesi delle sue opere, ne sente la necessità. Narrare l’evoluzione dell’opera è essa stessa un’altra opera. Scultura, pittura, scrittura. Si sente il tormento dell’artista che desidera rappresentare le infinite tensioni del suo tempo, all’interno dei suoi spazi esplorativi ed esperienziali. Oggi più che mai, noi siamo le sue opere, in esse ci rispecchiamo. Incontriamo le nostre paure, gli incubi della precarietà, il mito della classicità, come eterno tentativo di imitare la natura, ma quale natura? Le opere esposte sono ammalianti, attrattive, iconiche e dissacranti. Giocano con il tempo e lo spazio. Ribaltano le gerarchie estetiche, ma tentano, ancora una volta, di scoprire il microcosmo, l’iper dettaglio, come fosse un esercizio presocratico.

“Attraverso un dialogo tra la complessità dei luoghi e l’opera d’arte, – afferma Gaetano Galvagno, presidente della Fondazione Federico II – proponiamo una nuova narrazione e accogliamo uno dei testimoni dell’arte del nostro tempo. Una precisa volontà culturale che la Fondazione Federico II vuole sostenere per avviare un dialogo tra uno spazio della memoria e l’arte contemporanea, ma anche per promuovere le opere di un artista impegnato in una produzione contraddistinta da una forte energia, vitalità e azione, capace di accogliere anche la tradizione dell’arte classica, per rileggerla, ed offrire una rimodulazione attualizzata”.

“PUNCTUM a Palazzo Reale – dice Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – vuole essere lo sguardo dell’arte in cammino. L’ulteriore nutrimento di quell’energia che rende l’artista come la vita stessa. La mostra nasce da un dialogo autentico tra Omar e la Fondazione Federico II che ancora una volta rifiuta le mostre pre-confezionate. Omar Hassan è un esempio di tolleranza e rappresentazione d’arte nel vero senso della parola e in quanto tale si integra perfettamente con l’anima di questo palazzo, laboratorio ben riuscito della storia, creando una connessione tra passato e futuro”.

La mostra piace, il pubblico apprezza, i critici dell’arte sorridono soddisfatti, la serata è magica e non resta che ritornare per gustarla ancora di più, magari dedicando uno spazio alla Cappella Palatina e a tutto il Palazzo Reale. Ma la cosa più interessante è che le opere di Omar Hassan ci lasciano il tempo e l’opportunità di rivederci allo specchio, di trovare la nostra visione, dentro la memoria, verso il futuro. Una mostra a Palermo che inaugura un nuovo ciclo culturale e politico per questa terra di Sicilia tutto da scoprire.
Dal 24 Marzo 2023 al 01 Ottobre 2023
PALERMO
LUOGO: Palazzo Reale
INDIRIZZO: Piazza del Parlamento 1
ORARI: DA LUN. A SAB. DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 16,30 (ULTIMO INGRESSO) DOMENICA E FESTIVI DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 12,30 (ULTIMO INGRESSO)
SITO UFFICIALE: http://www.punctumomarhassan.it/

Riguardo l'autore Francesco Finocchiaro

Architetto vitruviano. Credente convinto e appassionato delle religioni. Vive il suo lavoro come una grande passione . Esplora gli innumerevoli paesaggi dell’arte: dalla poesia al giornalismo, dall’architettura alla grafica, dalla comunicazione alle strategie urbane. Docente di storia dell’arte e filosofo dell’abitare. Convinto sostenitore del futurismo e che l’innovazione ha le sue radici nella memoria. Vorace lettore di Papa Francesco, di Pablo Neruda, Lucía Etxebarria e Omero. Vive l’architettura come un Pitagorico, in forma mistica e monastica come il suo architetto preferito, Peter Zumthor.

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