Oggi ricorre la Giornata internazionale dei diritti della donna per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma purtroppo anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Quest’anno, per ricordarci in anticipo questa importante ricorrenza dell’8 marzo, le mimose, fiore simbolo della Giornata, sono addirittura fiorite a Capodanno, anche a causa dei cambiamenti climatici.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, sottolinea infatti che dopo il 2022, anno più caldo della storia italiana, anche il mese di gennaio ha fatto registrare una temperatura di circa 1 grado superiore alle medie del periodo. Febbraio poi ha ‘regalato’ un’estrema siccità da Nord a Sud, ad eccezione della Sicilia, dove la storica nevicata del 10-12 febbraio ha scaricato 2 metri di neve sull’Etna.
Un clima impazzito, dunque, che si fa ricordare con le mimose in fiore da più di 2 mesi: una fatica arrivare all?8 marzo con quel fiore giallo splendente, probabilmente tra una decina di anni si useranno le margherite gialle o i girasoli, fiori più tipici di temperature decisamente quasi estive. Da notare infatti che anche in questi ultimi giorni le massime hanno raggiunto, e localmente superato, i 20 gradi in Pianura Padana, così come sul versante adriatico centrale, per non parlare del Sud dove le temperature oltre i 20 gradi sono state la norma anche in pieno inverno per lunghi periodi. E il peggio deve ancora arrivare: durante il fine settimana il termometro si riscalderà fino a 24-25 gradi al Nord.
Non siamo ancora a metà marzo e di questo passo potremo già toccare i 35 gradi a maggio, anche al Nord come successo l’anno scorso intorno al 20 maggio ad Aosta e Ferrara. Intanto,oltre al caldo arrivano anche delle piogge che però eviteranno il Nord-Ovest siccitoso e le Alpi italiane: nei prossimi giorni avremo piovaschi dalla Liguria di levante fino alla Sicilia, specie sul versante tirrenico, e nevicate abbondanti sui rilievi alpini di confine, soprattutto in Austria nel weekend. Il Nord resterà all’asciutto, il resto del Paese vedrà qualche piovasco fino a venerdì poi nel weekend scoppierà un anticipo di Primavera disturbato da qualche acquazzone sulle regioni meridionali. Un quadro tipico di maggio con due mesi di anticipo.