Il pugile britannico Conor Benn è stato assolto dalle accuse di doping dopo che la Federazione internazionale di boxe (Wbc) ha stabilito che un «consumo molto elevato di uova» costituiva una «spiegazione ragionevole» per la sua positività.
Un test effettuato tempo fa aveva rilevato nei campioni prelevati all’atleta la presenza di clomifene, un potenziatore della fertilità femminile che fa aumentare i livelli di testosterone negli uomini, causando l’annullamento di un match previsto lo scorso ottobre contro il connazionale Chris Eubank Jr. Il 26enne Benn, un peso welter, ha sempre negato di aver ingerito intenzionalmente la sostanza proibita.
Dopo aver consultato anche un nutrizionista, la Wbc ha scoperto che non c’erano «prove conclusive che Benn avesse intenzionalmente ingerito clomifene» e ha annunciato il suo reinserimento nell’elenco.
«L’altissimo consumo di uova di Conor Benn durante il periodo in cui è stato effettuato il controllo è una spiegazione ragionevole», ha reso noto la Wbc. Nonostante questa decisione, Benn rimane indagato dall’Agenzia antidoping britannica e dal British Boxing Control Board e dovrà trasferirsi in un altro Paese se desidera combattere.