Renato Zero riparte con il tour nei Palasport di 10 città: “Presto accarezzerò anche il Sud”

«Non sono un cantante, ma un interprete dei sentimenti». Parola di Renato Zero. Dopo lo straordinario successo del Circo Massimo,

«Non sono un cantante, ma un interprete dei sentimenti».

Parola di Renato Zero. Dopo lo straordinario successo del Circo Massimo, dove lo scorso autunno ha celebrato (in incolpevole ritardo!) i 70 anni e i 55 di carriera con sei concerti sold out da oltre 100.000 spettatori, il cantante romano torna a calcare i palcoscenici con un tour nei palasport di tutta Italia. Renato è pronto a stupire una volta in più i suoi fan portandoli con sé nella nuova avventura live `Zero a Zero – Una sfida in musica´, la tournée prodotta da Tattica e in partenza da Firenze il 7 marzo. «Un bel pareggio ci vorrebbe proprio per mettere d’accordo pubblico e privato di un Renato che ha deciso di sdoppiarsi dal 1966 fino ad oggi», racconta. «Oggi i due imprudenti festeggiano le nozze di smeraldo di fronte al loro amatissimo, nonché fedelissimo, pubblico!», aggiunge il cantante che ha incontrato la stampa a Milano per presentare il suo nuovo lavoro.

«E’ un tour in cui si cerca di andare sempre diritto con spavalderia e responsabilità verso un pubblico così generoso e sempre vicino», spiega Renato. «Ormai ogni momento va sfruttato, si accorcia l’orizzonte e avrò i miei musicisti nella migliore tradizione che mi accompagnano con efficacia e professionalità». Un Tour in cui lo stesso Renato promette che non mancheranno le sorprese, magari con qualche ospite speciale come già avvenuto durante gli show del Circo Massimo. «Ci stiamo lavorando, ma devi fare anche mente locale su quali sono gli artisti con cui puoi trovare un rapporto. Al Circo, da J-Ax a tanti altri, c’era una scrematura di diversa natura e mi auguro che questo avvenga anche in questo tour», spiega.

«Io e Zero stiamo in qualche modo tirando le somme», dice Renato Zero.

«Dopo il Circo ho riscritto uno spettacolo in cui mi analizzo per buttare ogni tanto l’occhio a quell’esserino che c’è dentro di noi e a cui vogliamo bene», racconta ancora il cantante. Firenze, Conegliano, Torino, Mantova, Bologna, Pesaro, Milano, Livorno, Eboli, Roma – queste le città che si preparano ad ospitare `Zero a Zero – Una sfida in musica´: 23 imperdibili appuntamenti in 10 palasport – con numerose repliche nelle più importanti città e la sua Roma a chiudere il cerchio – per condividere con i fan il nuovo atteso capitolo di questa `sfida in musica´ e regalare inedite emozioni con gli iconici brani che hanno segnato intere generazioni, senza risparmiare novità e grandi sorprese. «Mi rimetto in gioco, il Tour arriva con le sue note fino ad Eboli ma mi prometto di poter accarezzare anche il Sud prossimamente: dalla Campania, alla Puglia, dalla Sicilia alla Sardegna. Impazzirei a fare ad esempio un concerto in piazza del Plebiscito, a Napoli», ammette Renato Zero. «Mi ripropongo di fare un omaggio speciale per loro, magari andando ad esibirmi nelle piazze perché bisogna denunciare ancora una volta una carenza di strutture», aggiunge. «Io devo tanto a tutta l’Italia, mi sento come una sorta di `Zerobaldi´» dice ancora scherzando Renato Zero che non a caso nei suoi concerti riesce a trascinare fan da tutto lo Stivale.

L’incontro con la stampa è stata anche l’occasione per tornare sul Festival di Sanremo appena concluso, a cui Renato Zero avrebbe potuto partecipare come ospite.

«E’ vero. Sono stato interpellato da Amadeus che mi aveva chiesto di partecipare come ospite. Ma venivo dall’accoglienza straordinaria del Circo Massimo e stavo lavorando a questo Tour. Non mi mancava da lavorare, per cui ho creduto opportuno rinviare. Se l’anno prossimo mi richiamano potrei anche farci un pensiero», rivela Renato che si è poi rammaricato per il mancato ricordo di Vittorio De Scalzi, celebre fondatore dei New Trolls, recentemente scomparso. «Mi aspettavo sarebbe stato salutato da Sanremo, ma evidentemente qualcuno dimentica», dice il cantautore romano. Sul palco dell’Ariston ha fanno scalpore l’esibizione di Rosa Chemical, con l’ormai celebre bacio con Fedez e una canzone che era un chiaro rimando al `Triangolo´ che Renato cantava quasi mezzo secolo fa. «Il problema è di chi lo ha mandato in onda perché ritiene che la musica sia solo performance, sia una velleità», la replica tranchant di Renato.

«Frequentando non assiduamente i social scopro di avere un numero di sosia impressionante. Io credo ci debba essere l’opportunità di uscire da certi stratagemmi», aggiunge. «Io non farei alcun paragone, perché negli anni ’70 avevo già `sputtanato´ il triangolo e qualsiasi altra cosa. Io credo che prima di mandare in onda un artista, deve essere preparato», dice ancora Renato Zero. Infine sulla sua partecipazione a `C’è posta per te´ in contemporanea al Festival, Renato non risparmia una critica anche a Mediaset: «Certo se mi avessero avvisato che mi avrebbero mandato in trincea il sabato di Sanremo forse avrei potuto fare una scelta. Con tutto il rispetto l’ho trovato un po’ fuori posto».

«Non sono un cantante, ma un interprete dei sentimenti». Parola di Renato Zero. Dopo lo straordinario successo del Circo Massimo,

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