Lo spettro più temuto alla vigilia dalle forze politiche in queste elezioni regionali si materializza pochi minuti dopo le 19, quando sul sito del Viminale i dati relativi al monitoraggio dell’afflusso alle urne fotografano un’astensione record, sia nel Lazio che in Lombardia.
Nella prima si è recato ai seggi il 23.97% degli aventi diritto, contro il 51% di cinque anni fa. Nella seconda, invece, alle urne si è recato soltanto il 27.10%, contro il 59% del 2018. A nulla, o quasi, sono valsi gli appelli dei candidati e dei leader politici chiamati a votare nelle due differenti regioni. Nella Capitale, la candidata del Movimento 5 stelle, Donatella Bianchi augura a tutti una «bellissima giornata di ritorno al voto».
«Sarebbe un bellissimo segnale per questa regione», dice prima di ritirarsi in famiglia e trascorrere «in tranquillità la domenica». Cita invece Giorgio Gaber il candidato del centro destra Francesco Rocca: «Oggi è una giornata importante, la libertà è partecipazione».
L’appello al voto arriva anche dal leader di Azione, Carlo Calenda, che, a sostegno di Alessio D’Amato, twitta: «Votare è come un colloquio di lavoro. Scegliete non per appartenenza, ma sulla base di preparazione e competenza. In modo libero e consapevole. Buon voto a tutti». In Lombardia, Letizia Moratti sorride e osserva: «La campagna elettorale lombarda è stata bellissima, è stata intensa, mi ha permesso di andare in tutta la regione e far sentire che io sono vicina a tutti». Tra i primi a votare è stato il candidato di centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, nel seggio di via Colletta a Milano.
Preoccupato per l’altissima astensione è anche il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che, lasciando il seggio di Milano, dove ha votato per il presidente uscente, Attilio Fontana e dopo aver scherzato dicendo di «avere votato per l’Inter», si è detto «preoccupato per l’affluenza». «Vorrei ricordare a tutti i cittadini di Lombardia e Lazio che il voto non è soltanto un diritto è anche e soprattutto un potere che dà ai cittadini possibilità di scegliere da chi vogliono essere governati e dà quindi possibilità di decidere sul loro futuro. Chi non vota non è un buon cittadino, chi non vota non è un buon italiano». Oggi le urne saranno aperte dalle 7 alle 15. Immediatamente dopo inizierà lo spoglio delle schede.