L’anno scorso il Sanremo di Amadeus ha registrato ascolti super.
La media della serata finale è stata di 13 milioni e 380 mila spettatori, share del 64,9% (la proclamazione del vincitore: all’una e 50 di notte: 6 milioni 422 mila e 73,4% di share).
Nel totale spettatori è stato il dato più alto dal 2005, quando la quinta serata di Paolo Bonolis conquistò 13.606.000 spettatori. In valori percentuali non si vedeva un risultato così dal 2000 con Fabio Fazio (65,5%). Il target giovanissimi ha raggiunto il 73,5% di share tra i 15 e i 24 anni. Standing ovation per il 2022, ma come andrà il Sanremo 2023? Riuscirà a fare meglio? Il cast dei cantanti allestito dal direttore artistico è superiore a quello dello scorso anno, anche se c’è un particolare che non va trascurato. Mediaset non ha ritirato le truppe davanti al plotone di Amadeus. Anzi.
Pier Silvio Berlusconi ha suonato la carica perché il Biscione ha retto già l’urto dei Mondiali di calcio e ora può reggere anche la sfida con Sanremo per non perdere le percentuali di share che tanto piacciono agli inserzionisti. E quindi l’azienda di Cologno schiera l’artiglieria pesante a protezione degli ascolti.
Oltre a Le Iene, Fuori dal Coro, Controcorrente e Dritto e Rovescio nella settimana ci sono al venerdì Gf Vip e Quarto Grado e soprattutto al sabato non si ferma Maria De Filippi con C’è Posta per te. Un programma che continua a racimolare grandi ascolti, addirittura superiori al 30% di share. La puntata più seguita ha registrato il 34.6% nel target 15-64 anni, il 46.3% tra i 25 e 34 anni; il 43.8% tra i 15 e 34 anni. E le altre puntate della stagione poco meno.
Quindi non sarà facile per Amadeus azzerare queste performance e anche se la De Filippi non ripeterà simili risultati perché la finale di Sanremo vincerà la serata, anche un 15% di share potrebbe togliere al Festival una fetta notevole della torta. Come se non bastasse la presenza della De Filippi, anche il campionato di Serie A scende in campo. Martedì gioca la Juve a Salerno, venerdì c’è Milan-Torino e sabato Lazio-Atalanta. Quest’anno Amadeus non dorme davvero sonni tranquilli.